C’è chi vendeva gelati, chi lavava i piatti, chi ha iniziato come bagnino. Prima di arrivare a guidare la nazione più influente del mondo, 9 ex presidenti americani sono partiti dal gradino più basso della scala sociale e hanno saputo scalare fino a raggiungere il loro “American dream”. E’ stata la CNN a ricostruire gli aspetti meno noti delle loro vite.
1. Barack Obama, gelataio
Lui “ex” lo diventerà tra un po’ (l’otto novembre si terranno le prossime elezioni americane), ma come gli altri presidenti della lista ha iniziato la sua carriera con i lavori più umili. Commesso in una gelateria, ha poi svolto mansioni come pittore e cameriere in una struttura di assistenza per anziani. Nell’estate prima di entrare alla Columbia University, ha lavorato anche in un cantiere edile.
2. Ronald Reagan, bagnino (eccezionale)
Ha iniziato a lavorare come bagnino mentre frequentava il college. E pare fosse anche bravo, portando in salvo ben 77 persone. Reagan, per pagarsi l’Eureka College in Illinois, si è messo poi a lavare piatti nella sua confraternita. Dopo aver terminato gli studi nel 1932, ha trovato lavoro come commentatore sportivo alla radio che lo pagava 10 dollari a partita (oggi sarebbero più o meno 174 dollari). Solo più tardi si sono aperte le porte di Hollywood, prima di quella della politica.
3. Gerald Ford, cuoco di hamburger
Ha aiutato suo padre a gestire il suo colorificio, poi si è messo a cuocere hamburger in un ristorante vicino casa. Buon giocatore di football, ha rifiutato due contratti per frequentare la facoltà di legge. Prima di essere ammesso all’università ha anche lavorato come assistente coach in una squadra a Yale, guadagnando 2.400 dollari all’anno nel 1935, 43 mila circa dollari di oggi. Ha anche insegnato la box per pagarsi i debiti ed entrare alla Yale Law School, dove è stato ammesso nel 1938.
4. Herbert Hoover, in miniera per 2 dollari
Era ancora un teenager quando ha avviato un’azienda che si occupava di riparare macchine da cucire. Il business è poi fallito, ma questo non ha spento il suo spirito imprenditoriale. Una volta arrivato a Stanford nel 1981 per pagarsi la stanza e i libri, ha aperto una lavanderia, gestito eventi e concerti e anche un servizio per distribuire giornali nei campus. La lavanderia poi l’ha venduta a un altro studente e questo gli ha permesso di pagarsi l’università. Dopo la laurea, ha iniziato a lavorare come minatore, guadagnava 2 dollari al giorno per 70 ore di lavoro a settimana, 56 dollari oggi.
5. Richard Nixon, venditore di frutta
La famiglia era proprietaria di un appezzamento di terra dove si producevano soprattutto limoni fino al 1922. Poi suo padre ha aperto un negozio di frutta e una stazione del gas. Prima di andare a scuola a Los Angels, Nixon aiutava il suo genitore con il negozio e si occupava di selezionare e comprare la merce da vendere. Solo nel 1930 ha abbandonato l’attività familiare quando grazie a una borsa di studio è entrato alla facoltà di legge della Duke University.
6. Lyndon Johnson, operaio
Dopo aver ultimato gli studi Johnson ha avuto una parentesi un po’ scapestrata nella sua vita quando con 5 amici ha compiuto un viaggio in auto dal Texas fino alla California. Per pagarsi le spese ha lavorato come operaio in un cantiere stradale. Nel 1927 ha iniziato la sua carriera come insegnate di spagnolo in un’aerea povera in Texas. Con questo lavoro riusciva a guadagnare 1.530 dollari l’anno (che corrispondono a 21mila dollari circa di oggi). Dopodiché, ha trovato un impiego come assistente al Congresso degli Stati Uniti.
7. Jimmy Carter, venditore di noccioline
Carter ha lavorato nell’azienda familiare che produceva e commerciava arachidi, da quando aveva compiuto 10 anni di età. Dopo ha lasciato la Georgia, per frequentare la Naval Academy e poi servire in marina per diversi anni. Tornato a casa, ha ripreso in mano l’attività di famiglia a seguito della morte del padre, ma un periodo di siccità ha causato danni economici al business, lasciandolo con una rendita di poco meno di 187 dollari (1,654 dollari oggi). Prima di entrare in politica ha venduto l’azienda.
8. Bill Clinton, portaborse
Ha sempre avuto paura di non potersi pagare gli studi alla Georgetown University. La borsa di studio che aveva vinto non bastava e quindi ha provato a cercare un lavoro per poterli terminare. Il primo che trova è come impiegato al Senato americano, 3,500 dollari all’anno (25 mila di oggi): «Ero preoccupato dalla prospettiva di dover lasciare l’università e tornare a casa dove i college erano molto meno costosi», si legge nella sua autobiografia.
9. George H.W. Bush, impiegato
Anche se non ha mai sofferto la fame, la famiglia era ricca, pare che George Bush volesse realizzarsi da solo. È per questo motivo che, poco dopo aver combattuto nella Seconda Guerra Mondiale, ha lavorato in un azienda petrolifera come impiegato, portando a casa 375 dollari al mese (il corrispettivo oggi di 3,478 dollari). Poi ha deciso di aprire una raffineria con un amico che poi si è fusa con Zapata Petroleum e Bush è diventato presidente di una delle sue filiali.