Mostre, concerti ed eventi sportivi si potranno pagare con lo smartphone o meglio con il credito telefonico della propria Sim ricaricabile (quindi anche con il caro vecchio feature phone). Lo stabilisce un emendamento al ddl concorrenza approvato dalle commissioni Finanze e Attività Produttive alla Camera di cui firmatario è stato Sergio Boccadutri (Pd) che ha ricordato come sono 14 milioni gli italiani che non hanno un conto in banca.
La direttiva europea
L’emendamento in questione anticipa in parte il recepimento di una direttiva europea sui micro pagamenti digitali e allo stesso tempo offre uno strumento di pagamento alternativo a chi non possiede un conto e carta di credito. Per quanto riguarda la definizione del valore dei micropagamenti, questo dovrebbe attestarsi sui 50 euro, come previsto dalla direttiva europea.
Gli unbanked
Il provvedimento dunque sarebbe stato pensato per favorire quegli italiani “unbanked”, che non possiedono un conto ma che nel 90% dei casi hanno una sim ricaricabile che può essere utilizzata come mezzo di pagamento non solo per beni digitali e biglietti dei mezzi pubblici così come avveniva prima dell’emendamento.
Il ruolo delle Sim
Senza dubbio esultano le telco che vedono allargato il loro campo di azione nell’ambito di pagamenti mobili, recuperano un ruolo se non proprio centrale quantomeno alternativo della cara vecchia Sim, e tornano almeno sulla carta competitive nella corsa all’oro dei pagamenti mobili.