La nuova sede porterà la firma di Frank Gehry e ospiterà 800 nuovi dipendenti
La Brexit non spaventa Facebook, che ha deciso di rafforzare la sua presenza sul territorio londinese. Proprio nel giorno in cui la sterlina è salita ai massimi di un mese nei confronti dell’euro (toccando quota toccando €1,1415 euro) infatti, il gigante di Menlo Park ha annunciato l’apertura dei suoi nuovi uffici nella capitale britannica e l’assunzione di 800 persone nel corso del 2018.
La nuova sede porta la firma di Frank Gehry – l’architstar autore del Museo Guggenheim di Bilbao – ed è stata realizzata a Rathbone Place, vicino Oxford Circus. Facebook aumenterà così di oltre il 50% la sua forza lavoro nel Paese.
Londra paese ideale per aziende hi-tech
Del resto anche lo scorso anno, in piena querelle Brexit, Nicola Mendelsohn, vice presidente di Facebook per l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia, aveva affermato che «il Regno Unito rimane uno dei posti migliori in cui stare per un’azienda tecnologica». E Facebook si trova così bene che entro la fine del prossimo anno – come riporta il Guardian – arriverà ad impiegare nel Paese oltre 2300 persone.
«Un segnale di fiducia nel nostro Paese», come lo ha definito il Cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond. A cui ha fatto eco lo stesso Mandelsohn: «L’azienda è più che mai impegnata nel Regno Unito – ha detto alla Bbc – e nel sostenere la crescita delle startup innovative del Paese».
All’interno anche un acceleratore di startup
Il nuovo edificio di sette piani sorto a Londra rappresenta il centro tecnico più importante di Facebook al di fuori degli Stati Uniti.
Più della metà dei dipendenti londinesi avrà competenze focalizzate sull’ingegneria. Questo renderà Londra seconda solo agli Usa come “hub” di ingegneri del social network di Mark Zuckerberg. La nuova struttura inoltre, ospiterà anche i team di sviluppo software, marketing e vendite. Oltre a LDN_LAB, un nuovo acceleratore di startup.
Al suo interno, Facebook ospiterà a breve cinque o sei startup per partecipare al primo programma di accelerazione, supportati da ingegneri ed esperti aziendali. Entro la fine del 2018 dovranno essere almeno venti – nei piani – le startup presenti all’interno della struttura.