Un nuovo passo dell’azienda dolciaria italiana verso l’espansione sul mercato americano. Battendo la concorrenza di Hershey, la Ferrero si aggiudica alcuni marchi storici come Butterfinger e BabyRuth
Se il mondo dei dolci fosse un Risiko, la Ferrero avrebbe appena assestato uno di quei colpi che alla fine ti fanno vincere la partita. L’azienda italiana, nata ad Alba in Piemonte, ha da poco acquistato l’intero comparto dolciario a stelle e strisce di Nestlé per la cifra di 2,8 miliardi di dollari.
Butterfinger, BabyRuth, il cioccolato Wonka, ma anche le caramelle LaffyTaffy e Nerds: marchi storici del mercato americano passano di mano con importanti conseguenze. La Ferrero, infatti, diventa così la terza più grande azienda dolciaria negli Stati Uniti, dietro Mars e Hershey.
Gli USA nel mirino
Non solo un’operazione strategica, ma un vero investimento. Battendo la concorrenza di Hershey, anch’essa in corsa per l’acquisizione dei prodotti Nestlé, la Ferrero si è aggiudicata un business che nel 2016 ha portato circa 900 milioni di dollari di ricavi.
Ma questo è solo l’ultimo passo di una marcia cominciata diverso tempo fa. L’azienda sbarca negli States fin dal 1969 partendo dall’export dei Tic Tac, seguiti poi da alcuni prodotti simbolo dell’azienda di Alba come i Ferrero Rocher e la Nutella. Negli ultimi anni, poi, l’espansione è diventata repentina e inarrestabile. Dall’acquisizione del cioccolato di Fannie May Confections Brands alle caramelle gommose della Ferrara Candy Company, per finire con la Nestlé.
L’operazione di acquisizione della Ferrara Candy Company è stata completata lo scorso dicembre 2017
“Siamo entusiasti di aver acquisito il business dolciario di Nestlé negli Stati Uniti”, sono state le parole di Giovanni Ferrero, Presidente esecutivo del Gruppo. “Un portafoglio eccezionale di marchi iconici ricchi di storia e di grande riconoscibilità. Ciò, combinato con l’attuale offerta Ferrero, garantirà una gamma più ampia e un’offerta più vasta di prodotti di alta qualità per i consumatori, oltre a nuove entusiasmanti opportunità di crescita nel più grande mercato dolciario del mondo”.
Un mercato in crescita
A spiegare un’espansione praticamente continua nel 2017 ci danno una mano i dati. L’istituto di studi Research and Markets ha stimato che tra il 2017 e il 2021 le vendite di dolciumi nei negozi Usa cresceranno dell’1,68% annuo. “I produttori si stanno concentrando su fusioni e acquisizioni”, spiegano gli osservatori, “per acquisire maggiori quote di mercato e presenza”.
In tal senso, il comparto dolciario Nestlé faceva gola a molti. I vertici della multinazionale elvetica, infatti, erano da tempo pronti a disfarsene per investire in settori dove detenevano una posizione di leadership come il pet care (prodotti legati alla cura degli animali domestici), l’acqua minerale e il caffè.