Cariplo Factory e Comune di Milano lanciano il progetto dedicato all’innovazione nel sistema alimentare
Un progetto dove innovatori, startupper e soggetti del mondo pubblico e privato si incontrano per creare un ecosistema virtuoso a sostegno delle priorità fissate nella Food Policy di Milano.
Food Policy Hot Pot è il nome dell’iniziativa di open innovation nel settore alimentare promossa da Cariplo Factory. In linea con il protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di Milano e da Fondazione Cariplo nel 2014, Food Policy Hot Pot, attraverso diverse fasi, stimolerà la cooperazione tra progetti di ricerca, startup e PMI, verso l’innovazione sociale del sistema alimentare cittadino.
Lanciata la call a Palazzo Marino da Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, Cristina Tajani, assessore comunale alle Politiche del Lavoro e al Commercio, e Carlo Mango, direttore dell’area Scientifica e Tecnologica di Fondazione Cariplo, Food Policy Hot Pot è pronto ad accogliere i fabbisogni innovativi delle aziende nel settore alimentare.
Il progetto
Articolata in tre fasi, l’iniziativa prevede un primo step, durante il quale le imprese presentano le proprie richieste d’innovazione, in relazione con le linee guida stabilite nella Food Policy di Milano, ovvero: cibo sano e acqua per tutti i cittadini; sostenibilità del sistema alimentare; educazione alimentare; lotta agli sprechi; sostegno alla ricerca di settore.
Al vaglio del Comitato di valutazione saranno prese in considerazione le domande che prevedranno il miglioramento della qualità dei prodotti offerti, del processo produttivo e trasformativo, della distribuzione alimentare e della gestione dei rifiuti.
La call, appena lanciata, si chiuderà tra un mese e mezzo, con 10 soggetti economici, selezionati sui principi di concretezza progettuale, certezza dei tempi di realizzazione ed impatto potenziale sulla società, i quali accederanno alla fase successiva: la ricerca di soluzioni.
Il secondo step si aprirà con un workshop destinato alla definizione delle aree di scouting. Cariplo Factory incrocerà le richieste con possibili soluzioni, sviluppate da centri di ricerca, startup e PMI, recepite con apposito bando. Questa fase terminerà con l’incontro tra richiedenti ed offerenti, in un match making day. L’obiettivo finale è, infatti, quello di creare un’area ibrida virtuosa tra più attori del panorama pubblico e privato capace di innovare il settore, in linea con le cinque priorità della politica alimentare milanese.
“Abbiamo optato per uno sguardo molto ampio, includendo diversi soggetti, perché puntiamo a nuovi, innovativi, obiettivi”, ha dichiarato la vicesindaco Anna Scavuzzo. “Realtà progettuali concrete, attuabili in tempi certi, all’interno di una logica ecosistemica saranno premiate ed accompagnate verso l’innovazione da Cariplo Factory, che crede fortemente nella collaborazione tra pubblico e privato“, ha affermato Carlo Mango.
Food Policy ed economia circolare
Il Comune di Milano entra anche a far parte del programma di innovazione Circular Economy 100, creato da Fondazione McArthur per facilitare lo sviluppo di nuove opportunità e progetti di economia circolare. La novità, riferita da Palazzo Marino, punta ad unire in un’unica piattaforma multi-stakeholder tutti i soggetti interessati alla circular economy. Tra questi: Governi, città, istituzioni accademiche, innovatori emergenti e affiliati, al fine di promuovere un fruttuoso scambio di conoscenze-chiave nel settore.
In questi anni, Milano ha già attuato diversi progetti contro gli sprechi alimentari. “La riduzione della TARI per chi dona il cibo, gli Hub di Quartiere, lo sviluppo di filiere corte del Parco Agricolo per le mense scolastiche”, ha rilevato la vicesindaco.
Oltre a questo, il Comune sta portando avanti anche altre iniziative che guardano, in particolar modo, in due direzioni: “Alla riqualificazione dei mercati comunali coperti, come quello di piazzale Ferrara, in collaborazione con Fondazione Cariplo, e allo sviluppo dell’agricoltura periurbana con il progetto OpenAgri“, ha precisato l’assessore Tajani.