I supermercati senza casse Amazon Go, spiegati dallo startupper italiano che, 3 anni fa, ha avuto la stessa idea
In questi giorni Amazon ha lanciato il primo di una nuova catena di negozi e supermercati senza casse e cassieri: compri e paghi da smartphone, senza fare la fila. Un’idea che conosce (e capisce) bene Andrea Visconti, visto che è davvero molto simile alla sua startup…
“Se prendi un rospo, lo metti dentro una pentola con l’acqua e porti sù il fuoco, osserverai una cosa interessante: il rospo si adatta alla temperatura dell’acqua e rimane là dentro e continua ad adattarsi all’aumento di temperatura. Quando, però, l’acqua arriva al punto di bollire, il rospo vorrebbe saltare fuori dalla pentola ma non ci riesce perché è troppo stanco a causa degli sforzi che ha fatto per adattarsi alla temperatura..” Tranquillo, non sono il nuovo Carlo Cracco e non ti parlerò delle tecniche di cottura degli anfibi; se invece vuoi sapere che fine ha fatto il rospo devi arrivare alla fine del post.
Ma andiamo per ordine. Un paio di giorni fa Amazon ha pubblicato il video del suo nuovo servizio Amazon Go, un nuovo concept di retail fisico in cui non servono casse e cassieri per acquistare. In molti mi hanno scritto, chiamato, taggato, instagrammato (vorrei dire anche snapchappato ma non è vero) per farmi vedere quel video e chiedermi cosa ne pensassi in riferimento a Sinba, e dopo che mi è arrivata una mail anche da un contatto in Israele ho deciso di scrivere un post su facebook, da cui ne è nata una discussione interessante (in italiano) e l’idea di questo post.
La stessa idea di Bezos, 3 anni prima
Se non conosci Sinba, Sinba è la startup del mio socio Alessandro e mia ed è un sistema che serve per pagare nei negozi senza fare coda in cassa in cui non servono casse e cassieri; insomma, niente di diverso da Amazon go.
[Se ti sei già innamorato di Sinba e vuoi conoscere qualcosa in più sulla nostra storia, gli amici di Startupitalia! ne hanno parlato qui, qui e qui. Se invece lavori per Amazon e vuoi farmi un offerta che non potrò rifiutare, sui vari social trovi i miei contatti].
Il team di Sinba con Riccardo Donadon
Perché vince chi elimina le attese alle casse
Secondo uno studio dell’Università dell’Ariziona (Narayan Janakiraman, 2011), all’aumentare dei tempi d’attesa alla cassa, aumenta la probabilità di abbandono del carrello. Lo stesso studio riporta che il tempo medio mensile di attesa in coda alla cassa è di circa 8 ore, l’equivalente di una giornata lavorativa e che dopo i 2 minuti di attesa, la percezione degli utenti raddoppia rispetto al reale tempo speso in coda; quindi per un’attesa di 5 minuti la percezione è di aver sprecato in coda ben 10 minuti. Per questo motivo Amazon (e anche noi di Sinba) ha lanciato questo nuovo servizio, per restituire tempo alle persone e risparmiare sul personale, in un’attività dove la persona non può fare la differenza.
Come cambia il nostro modo di comprare
Nell’era del digitale, ci sono molti strumenti che ci consentono di conoscere meglio i nostri clienti e di conoscere i loro bisogni. È fondamentale coccolare l’utente e porlo al centro del processo d’acquisto, andandogli incontro in tutti i modi per convincerlo a comprare, perché oggi, se non compra da me, compra nel negozio a fianco o compra online, dove (e Amazon lo sa bene) per pagare basta un click, e la cassiera o l’attesa del proprio turno non esistono. Insomma, non ci caga mai nessuno ma voglio tutti i nostri dati e i nostri soldi; (ma lo fanno per il nostro bene eh..)
Ma Amazon sa altrettanto bene quanto l’incidenza degli acquisti offline sia ancora elevata, e probabilmente non sparirà mai del tutto. Questo è dovuto al fenomeno degli acquisti di impulso e ad una necessità (a volte è solo un questione più romantica) di vedere e toccare con mano alcuni tipi di merce prima di acquistarla.
Bezos, che sugli acquisti di impulso ci ha perso i capelli (e costruito un impero), non poteva non cogliere l’occasione di dare fisicità alla propria azienda tramite un’integrazione perfetta tra mondo online e offline e creando una coerenza di esperienza d’acquisto ai propri utenti.
Nonostante Amazon, “mi sento bene”
Per rispondere invece ai miei amici che si sono preoccupati per me e per Sinba vi ringrazio, ho già lanciato il safety check su facebook e sto bene, ma io sono felicissimo che Amazon abbia lanciato Amazon Go e spero che arrivi presto in Italia, perché è probabilmente l’unica cosa che può far capire ai giganti della GDO che se non cambiano immediatamente moriranno a breve (in realtà lo stanno già facendo), e Sinba è il modo migliore e più veloce di adattarsi al futuro, anzi al presente.
Penso che sia anche l’unica cosa che può far capire a chi sciopera per non lavorare di domenica che dovrebbe usare il proprio tempo e le proprie energie per imparare a fare un altro lavoro il più in fretta possibile, perché tra non molto non solo non lavorerà più la domenica, ma non lavorerà più nemmeno in settimana perché sarà sostituito da un software o da un robot, che sono molto molto più efficienti, non si ammalano, non si lamentano e soprattutto non scioperano.
“..Alcuni direbbero che ciò che ha ucciso il rospo è stata l’acqua bollente, in realtà ciò che ha ucciso il rospo è stata la sua incapacità di decidere quando saltare fuori”.
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Smart Money
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In questi giorni Amazon ha lanciato il primo di una nuova catena di negozi e supermercati senza casse e cassieri: compri e paghi da smartphone, senza fare la fila. Un’idea che conosce (e capisce) bene Andrea Visconti, visto che è davvero molto simile alla sua startup…
“Se prendi un rospo, lo metti dentro una pentola con l’acqua e porti sù il fuoco, osserverai una cosa interessante: il rospo si adatta alla temperatura dell’acqua e rimane là dentro e continua ad adattarsi all’aumento di temperatura. Quando, però, l’acqua arriva al punto di bollire, il rospo vorrebbe saltare fuori dalla pentola ma non ci riesce perché è troppo stanco a causa degli sforzi che ha fatto per adattarsi alla temperatura..”
Tranquillo, non sono il nuovo Carlo Cracco e non ti parlerò delle tecniche di cottura degli anfibi; se invece vuoi sapere che fine ha fatto il rospo devi arrivare alla fine del post.
Ma andiamo per ordine. Un paio di giorni fa Amazon ha pubblicato il video del suo nuovo servizio Amazon Go, un nuovo concept di retail fisico in cui non servono casse e cassieri per acquistare. In molti mi hanno scritto, chiamato, taggato, instagrammato (vorrei dire anche snapchappato ma non è vero) per farmi vedere quel video e chiedermi cosa ne pensassi in riferimento a Sinba, e dopo che mi è arrivata una mail anche da un contatto in Israele ho deciso di scrivere un post su facebook, da cui ne è nata una discussione interessante (in italiano) e l’idea di questo post.
La stessa idea di Bezos, 3 anni prima
Se non conosci Sinba, Sinba è la startup del mio socio Alessandro e mia ed è un sistema che serve per pagare nei negozi senza fare coda in cassa in cui non servono casse e cassieri; insomma, niente di diverso da Amazon go.
[Se ti sei già innamorato di Sinba e vuoi conoscere qualcosa in più sulla nostra storia, gli amici di Startupitalia! ne hanno parlato qui, qui e qui. Se invece lavori per Amazon e vuoi farmi un offerta che non potrò rifiutare, sui vari social trovi i miei contatti].
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Perché vince chi elimina le attese alle casse
Secondo uno studio dell’Università dell’Ariziona (Narayan Janakiraman, 2011), all’aumentare dei tempi d’attesa alla cassa, aumenta la probabilità di abbandono del carrello. Lo stesso studio riporta che il tempo medio mensile di attesa in coda alla cassa è di circa 8 ore, l’equivalente di una giornata lavorativa e che dopo i 2 minuti di attesa, la percezione degli utenti raddoppia rispetto al reale tempo speso in coda; quindi per un’attesa di 5 minuti la percezione è di aver sprecato in coda ben 10 minuti. Per questo motivo Amazon (e anche noi di Sinba) ha lanciato questo nuovo servizio, per restituire tempo alle persone e risparmiare sul personale, in un’attività dove la persona non può fare la differenza.
Come cambia il nostro modo di comprare
Nell’era del digitale, ci sono molti strumenti che ci consentono di conoscere meglio i nostri clienti e di conoscere i loro bisogni. È fondamentale coccolare l’utente e porlo al centro del processo d’acquisto, andandogli incontro in tutti i modi per convincerlo a comprare, perché oggi, se non compra da me, compra nel negozio a fianco o compra online, dove (e Amazon lo sa bene) per pagare basta un click, e la cassiera o l’attesa del proprio turno non esistono. Insomma, non ci caga mai nessuno ma voglio tutti i nostri dati e i nostri soldi; (ma lo fanno per il nostro bene eh..)
Ma Amazon sa altrettanto bene quanto l’incidenza degli acquisti offline sia ancora elevata, e probabilmente non sparirà mai del tutto. Questo è dovuto al fenomeno degli acquisti di impulso e ad una necessità (a volte è solo un questione più romantica) di vedere e toccare con mano alcuni tipi di merce prima di acquistarla.
Bezos, che sugli acquisti di impulso ci ha perso i capelli (e costruito un impero), non poteva non cogliere l’occasione di dare fisicità alla propria azienda tramite un’integrazione perfetta tra mondo online e offline e creando una coerenza di esperienza d’acquisto ai propri utenti.
Nonostante Amazon, “mi sento bene”
Per rispondere invece ai miei amici che si sono preoccupati per me e per Sinba vi ringrazio, ho già lanciato il safety check su facebook e sto bene, ma io sono felicissimo che Amazon abbia lanciato Amazon Go e spero che arrivi presto in Italia, perché è probabilmente l’unica cosa che può far capire ai giganti della GDO che se non cambiano immediatamente moriranno a breve (in realtà lo stanno già facendo), e Sinba è il modo migliore e più veloce di adattarsi al futuro, anzi al presente.
Penso che sia anche l’unica cosa che può far capire a chi sciopera per non lavorare di domenica che dovrebbe usare il proprio tempo e le proprie energie per imparare a fare un altro lavoro il più in fretta possibile, perché tra non molto non solo non lavorerà più la domenica, ma non lavorerà più nemmeno in settimana perché sarà sostituito da un software o da un robot, che sono molto molto più efficienti, non si ammalano, non si lamentano e soprattutto non scioperano.
“..Alcuni direbbero che ciò che ha ucciso il rospo è stata l’acqua bollente, in realtà ciò che ha ucciso il rospo è stata la sua incapacità di decidere quando saltare fuori”.
Ciao nè.
Andrea Visconti
(Andrea Visconti è founder e Ceo della startup Sinba)
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