La startup torinese incubata all’I3P del Politecnico di Torino si afferma tra i giganti della sharing economy con il servizio di carpolling aziendale
«Con il round aperto a novembre su SiamoSoci abbiamo raccolto 180 mila euro e nei prossimi giorni firmeremo l’aumento di capitale, dando il benvenuto a nove nuovi soci» così Gerard Albertengo, CEO di BringMe, startup fondata nel 2011 grazie al supporto di I3P, l’incubatore d’impresa nato nel 1999 all’interno del Politecnico di Torino.
La storia di Gerard e di BringMe è quella di un’intuizione, una trasformazione e una ripartenza, simile a quella di molti startupper che in ogni parte del mondo si fronteggiano a colpi di soluzioni tecnologiche, strategie di marketing e round d’investimento, con l’obiettivo di emergere su scala mondiale con servizi e prodotti innovativi e scalabili.
BringMe, nata negli stessi anni e con una formula estremamente simile a quella del carpooling di BlaBlaCar, dopo una prima fase di crescita si è trovata schiacciata dalla rivale francese che negli anni ha beneficiato d’investimenti a 8 zeri. Così Gerard e il suo team hanno deciso verticalizzare il servizio, focalizzandosi sui lavoratori, e nel 2014 hanno rilasciato Jojob appunto, che “sfrutta” la norma legata al mobility management, che vincola le aziende oltre gli 800 dipendenti e gli enti pubblici con più di 300 dipendenti a favorire soluzioni di trasporto alternativo a ridotto impatto ambientale.
La nuova piattaforma web che punta a ottimizzare, sia in termini di costi per i singoli che di riduzione delle emissioni di CO2, gli spostamenti con auto private da e per la sede di lavoro di persone della stessa azienda o di aziende limitrofe, certificando la reale CO2 risparmiata. Ad oggi i passaggi sono stati più di 6.000 e hanno coinvolto oltre 50.000 dipendenti tra quelli di aziende come Amazon, Yoox, Coop, Heineken, Auchan, BNL, Luxottica.
A novembre Jojob ha lanciato su SiamoSoci una campagna di fundraising allo scopo di raccogliere i capitali necessari alla crescita dell’azienda, che ha come obiettivo a medio termine l’internazionalizzazione. In meno di 30 giorni la startup ha raccolto 180 mila euro, da 9 investitori privati.
Jojob è una delle 191 startup che dal 1999 I3P ha incubato mettendo insieme le competenze del mondo dell’imprenditoria con l’expertise generate dal Politecnico. Il consorzio, guidato dal CEO Prof. Marco Cantamessa e dal COO Massimiliano Ceaglio, solo nel 2015 ha raccolto investimenti a favore delle startup pari a 15 Mln, sfruttando un momento di grande sensibilità da parte degli investitori professionali – fondi di Venture Capital e Business Angel – e di interesse di investitori privati. Proprio questi ultimi sono i protagonisti del round di Jojob: si tratta di persone che scelgono d’investire in aziende innovative in alternativa alla Borsa o a prodotti finanziari classici, che oggi vengono percepiti come troppo rischiosi e slegati dall’economia reale.
Il bacino degli investitori privati equivale a quelle 25 Mln di famiglie registrate dall’Istat nel 2014: è fondamentale coinvolgerle sia per dare nuova linfa alle imprese, che per restituire fiducia nelle potenzialità del Paese.