Jamie Dimon. Il numero uno della banca delle banche, americana, Jp Morgan. L’uomo rimasto in sella dopo il disastro del 2008 e, più recentemente, lo scandalo della filiale londinese, la cosiddetta Balena bianca. La diciottesima persona più potente del mondo, secondo Forbes. Quel Jamie Dimon ha paura della Silicon Valley. Lo afferma e argomenta a chiare lettere nella sua lettera annuale agli azionisti.
Le startup Fintech stanno arrivando
“La Silicon Valley sta arrivando”, scrive nella missiva aperta con il ricordo della crisi economica globale cominciata 7 anni fa e caratterizzata dall’ipotesi di nuovo capitombolo finanziario. “Ci sono centinaia di startup con molti cervelli e soldi a disposizione che stanno lavorando ad alternative al banking tradizionale”, avvisa, sottolineando come queste giovani realtà Fintech siano molto brave a “intervenire sui punti critici: possono autorizzare un prestito in pochi minuti, operazione che a una banca potrebbe richiedere settimane”. Il riferimento, esplicito, è “alle operazioni di credito destinate alle imprese e alle piccole imprese”. Alle varie Lending Club (qui abbiamo parlato della sua Ipo) e Prosper, che insieme superano i 10 miliardi di dollari di valutazione.
Il segreto sono i Big data
Dimon ha le idee abbastanza chiare sulla natura della bacchetta magica in possesso delle startup: “I Big Data”. “Stiamo lavorando sodo per essere competitivi”, assicura senza disdegnare possibili “accordi” e individuando l’area dei pagamenti come quella da presidiare con maggiore attenzione. “Dobbiamo imparare molto in termini di sistemi in tempo reale, tecniche di crittografia e riduzione dei costi e delle barriere per i clienti”, prosegue.
Attenzione a Bitcoin
Cita Bitcoin e Paypal. Si sofferma sul problema della sicurezza informatica, che tanti grattacapi – per usare un eufemismo – ha dato negli ultimi mesi, e su quello della privacy, promettendo ancora una volta impegno e collaborazione con le autorità. Assicura, ed è il senso sostanziale di questa parte della lettera, che Jp Morgan non ha intenzione di lasciarsi sopraffare e sta monitorando con attenzione il percorso dei nuovi arrembanti attori del settore per carpirne segreti e spunti. Ci vuole apertura, convinzione e coraggio, insomma, come scrivevamo qualche giorno fa.