L’applicazione sviluppata da Diego Capponi, Roberto Fratini e Gianmarco Fratini ha vinto 45mila euro con il Myllennium Award. È stata selezionata per entrare a far parte di FbStart
Disk Jockey, 232. Barman, 182. Collaboratrici domestiche, 143. Sono alcuni dei numeri di Salty, l’applicazione che funziona come un motore di ricerca per professionisti. Chiunque voglia offrire una prestazione professionale può iscriversi alla piattaforma che diventa così una grande vetrina: i potenziali clienti possono scegliere a chi rivolgersi per le loro diverse esigenze, dalle faccende di casa al settore della ristorazione.
La startup è stata selezionata anche dal programma di Facebook dedicato alle aziende emergenti, l’FbStart ed è stata inserita nel Bootstrap track. Salty potrà così godere di servizi aggiuntivi per sviluppare l’app e dei consigli dei tutor del team Facebook. In più, potrà avere accesso a finanziamenti fino a 30mila dollari e altri benefici legati alla partnership con il social network di Zuckerberg. La decisione che ha portato la startup ad essere premiata è stata presa «a causa del notevole sviluppo avuto fino ad ora e del suo potenziale per una crescita continua».
Un team giovane al servizio dei professionisti
«Salty è nata dalla volontà di tre amici di vecchia data che hanno condiviso gran parte del loro percorso scolastico e universitario. In particolare, durante gli anni universitari, abbiamo condiviso lo stesso appartamento a Milano, maturando così il desiderio di riversare la nostra passione per i mercati emergenti digitali in un progetto imprenditoriale tutto nostro», spiega Diego Armando Capponi, ceo e co-founder di Salty. I tre giovani amici che hanno dato vita a questo progetto hanno tutti meno di 30 anni e sono originari di Latina.
Diego Capponi, 27 anni, condivide con l’altro co-founder Gianmarco Fratini età e percorso universitario con laurea in Economia e Finanza alla Bocconi di Milano. E poi c’è Roberto Fratini che di anni ne ha 28 ed è laureato in ingegneria delle telecomunicazioni al Politecnico di Milano.
La vittoria al Myllennium Award
Nel 2015 la startup ha ottenuto il Myllennium Award, premio organizzato dal Gruppo Barletta spa. La vittoria ha portato all’azienda 45mila euro e l’ingresso del gruppo imprenditoriale nella società. «Inizialmente il progetto è stato finanziato da noi soci fondatori. La vittoria al Myllennium Award ci ha permesso di portare Salty sul mercato», spiega ancora il ceo Capponi.
«Colmare il gap tra disoccupati e aziende»
«Fino ad oggi, Salty ha proposto delle soluzioni per lo più orientate a colmare il gap tra disoccupati e aziende nel mercato del lavoro», aggiunge Capponi. Tutto è stato possibile grazie all’applicazione disponibile da marzo 2016 sia per Android che per iOS. E sono già 7500 i professionisti attivi sulla piattaforma che offrono le loro prestazioni tra Milano, Firenze, Bologna e Roma. Sono diversi gli strumenti messi a disposizione degli utenti: il professionista può gestire il suo lavoro e i suoi appuntamenti tramite il calendario della app e attingere a un bacino di utenza ampio.
I clienti possono prenotare telefonicamente o sull’applicazione e possono comunque comunicare con il professionista tramite il servizio di messaggistica interno. Ogni prestazione lavorativa ha poi la possibilità di essere valutata e i commenti o gli appunti degli utenti aiutano gli altri a scegliere meglio la persona di cui hanno bisogno. Salty vuole arrivare a coprire più città di quelle in cui è già diffusa. I tre co-founder hanno intenzione di partecipare ad altre iniziative per far diventare Salty uno strumento quotidiano indispensabile agli utenti in Italia e all’estero.