Secondo i dati InfoCamere il settore dell’innovazione è in forte crescita: ben 312 milioni in più (+75,4%) rispetto al 2015. E crescono anche i dipendenti. A trainare il Paese è la Lombardia, la regione con il maggior numero di imprese innovative
L’arrivo dell’autunno offre la possibilità di fare un primo bilancio sull’andamento recente dell’universo startup. I dati raccolti da InfoCamere nel suo report trimestrale raccontano in maniera sorprendente un settore in continua crescita. E non solo nel numero di imprese o dipendenti.
Sono bastati tre mesi perché il numero delle startup salisse di 460 unità: in media ne nascono 5 ogni giorno
Questa volta a colpire maggiormente è, infatti, il fatturato. Secondo i calcoli, l’esercizio 2016 si è chiuso con un balzo imponente nella produzione complessiva delle startup innovative: una cifra di poco superiore ai 726 milioni di euro. Ben 312 milioni in più (+75,4%) rispetto al 2015. E InfoCamere ci spiega anche il perché di questa significativa accelerazione.
Secondo l’ente che per conto delle Camere di Commercio gestisce i dati ufficiali sulle imprese italiane, l’aumento della popolazione complessiva e il rafforzamento dimensionale delle startup già iscritte si sono dimostrati essere veri punti di forza per il settore.
L’esercito dell’innovazione
Popolazione in crescita, proprio così. Il numero di startup è salito a quota 7.854, in aumento di 460 unità rispetto a fine giugno scorso (+6,2%). Un club quello delle imprese innovative che rappresenta lo 0,48% delle oltre 1,6 milioni di società di capitali registrate sul nostro territorio. E che, quanto a capitale sociale, vale complessivamente più di 380 milioni di euro, in media 48mila euro a impresa. A leggere i dati emerge un piccolo decremento rispetto al precedente trimestre, ma non c’è da allarmarsi: per un settore in forte ascesa questa è la dimostrazione dell’ingresso continuo di un significativo numero di nuove imprese.
E se da un lato cresce il numero delle startup, dall’altro cresce anche quello delle persone in esse impiegate (soci o dipendenti). A fine settembre 2017 si contano oltre 31mila soci per 7.669 imprese. Un aumento di 1.749 figure professionali che portano avanti i progetti da loro ideati e creati. Ma in salita è pure il numero dei dipendenti: fattore non scontato in un settore dove ad assumere sono solo le realtà più strutturate.
Qui però i dati di InfoCamere ci spingono a fare un passo indietro per il confronto. Il periodo di riferimento è, infatti, il trimestre marzo/giugno 2017. Il numero delle startup innovative con almeno un dipendente a fine giugno 2017 era di 3.137, quasi il 40% del totale. Un totale di 10.262 addetti con un incremento in soli tre mesi del 9,6% (897 unità).
La crescita lungo lo Stivale
Se poi passiamo ad analizzare la distribuzione geografica del fenomeno startup, facciamo scoperte interessanti.
In valore assoluto la Lombardia rimane la regione in cui è localizzato il maggior numero di imprese innovative: 1.793, pari al 22,8% del totale nazionale. Segue l’Emilia-Romagna con 849 (10,8%), mentre la Campania è prima regione del Mezzogiorno con 592 (7,5%). In coda alla classifica Basilicata con 64, Molise con 30 e Valle d’Aosta con 16 startup. Se cerchiamo poi la regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali, la risposta è il Trentino-Alto Adige (1,11%). Ma alte percentuali le raggiungono anche le Marche con 0,88%, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia-Romagna appaiate allo 0,75%.
La regione con meno startup? La Valle d’Aosta ne ha solo 16, sebbene la loro incidenza sia piuttosto elevata rispetto al totale delle imprese
Milano è la provincia in cui è insediato il numero più elevato di startup innovative: a fine giugno 2017 tale numero si assesta a 1.242 (15,8% del totale nazionale). Seguono Roma con 675 (8,6%), Torino con 299 (3,8%), e Napoli con 283 (3,6%). Considerando il numero di startup innovative in rapporto al numero di società di capitali attive nella provincia, Trieste si mantiene al primo posto con 144 startup ogni 10mila società di capitali. Segue Trento con 140, Ascoli Piceno con 133, Ancona con 113, Rimini con 105.