Angelo Coletta, Presidente di Italia Startup, ci racconta i numeri dell’associazione: 10 nuove startup seed, salgono a 55 le Scaleup e Pmi Innovative e gli ingressi di centri di innovazione come Rome Innovation Hub, I3P Torino e Consorzio ELIS
Sono 10 le startup a fare il loro ingresso in Italia Startup guidata da Angelo Coletta. Grazie a una serie di nuovi servizi di lobbying, networking, convenzioni e comunicazione l’associazione a visto un incremento costante di nuovi iscritti in ogni categoria. Startup come DIS, Immodrone, Kamzan Littlesea, Phononic Vibes, Pigro, Pikkart, Quibee, SmartMicroOptics e Tracking4Fun. A queste si aggiungono 9 scaleup e PMI innovative: Bandyer, Datatrics, Ghzero, IsCleanAir, Marshmallow Games, Pharmap, Qonto, Silk Biomaterials, TeamDev per un totale di 55 imprese.
I Centri di Innovazione con I3P di Torino e Rome Innovation Hub diventano 37 tra acceleratori, incubatori, parchi scientifici e centri di ricerca.
Consorzio Elis, Giffoni, Marzotto, PWC e SBC Associati sono i soggetti abilitanti che vanno ad arricchire la categoria degli abilitatori e investitori, per un totale di 41 soci.
Ne abbiamo parlato con Angelo Coletta, fondatore seriale di numerose startup e alla guida dell’associazione di cui facciamo parte anche noi come StartupItalia. “Mi fa piacere vedere la crescita importante della base associativa. Dopo meno di 6 mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo. Lo sviluppo è soprattutto sul fronte delle imprese innovative e dei loro founder, che credono nell’evoluzione del progetto. E’ fatto di riflessione sulla normativa, di rete tra imprenditori, di convenzioni agevolative e di comunicazione delle storie di successo”.
Cosa ne pensi di quanto sta succedendo nel nostro comparto e dalle misure recentemente varate dal MISE?
“Sono nella direzione giusta, molte di queste sono state richieste se non addirittura proposte proprio dalla nostra associazione. Vederle messe a terra, molte già nella Legge di Bilancio, è un passo che infonde molta fiducia al nostro comparto. Non dimentichiamoci poi che apre le porte ad una visibilità senza precedenti rispetto ad investitori internazionali. Ora bisogna concentrarsi sulle policy, sia di attivazione sia nella gestione dei bandi. Ci piacerebbe che in ogni bando fosse riconosciuto un punteggio aggiuntivo se è presente una startup, anche se consorziata ad un’impresa tradizionale, proprio nell’ottica di collaborazione tra questi due mondi spesso considerati, a torto, distanti tra loro.
Penso ad azioni molto semplici come facilitare l’ingresso negli albi fornitori delle aziende partecipate da CDP”.