Just Eat lancia la prima raccolta di piatti sospesi in digitale per consegnare a domicilio una cena di Natale a chi ne ha bisogno. Un progetto attivo grazie anche al supporto di Ponyzero, Caritas Ambrosiana e Caritas Diocesana Torino
Dal caffè sospeso all’intero pasto sospeso. Dai bar di Napoli al web. La storica tradizione di solidarietà nata nella città partenopea, dove si può pagare anticipatamente un caffè che verrà servito a chi non se lo può permettere, ora abbraccia le infinite possibilità offerte dalla Rete. E così Just Eat, l’app leader per ordinare online pranzo e cena a domicilio in Italia e nel mondo, lancia la prima raccolta 2.0 di piatti sospesi, che saranno recapitati direttamente a casa di chi ne ha più bisogno in vista del Natale.
L’iniziativa è un’evoluzione del “Ristorante Solidale”, progetto nato un anno fa per ridurre il fenomeno dello spreco alimentare, unendo l’innovazione e la tecnologia del food delivery alla solidarietà: le eccedenze alimentari dei ristoranti partner di Just Eat vengono trasformate in consegne di cibo solidale, grazie anche alla collaborazione logistica di Ponyzero, che si occupa di del ritiro e della consegna alle comunità e ai nuclei di persone individuate dalla Caritas Ambrosiana e dalla Caritas Diocesana Torino.
Adesso, con l’idea del piatto sospeso per Natale, vengono coinvolti per la prima volta in modo diretto anche i consumatori. Come funziona concretamente questa maratona di solidarietà via app? Fino al 17 dicembre da 20 ristoranti di Milano e Torino – città in cui è attivo il Ristorante Solidale di Just Eat, in attesa di allargarsi a tutta Italia nel 2018 – sarà possibile aggiungere al proprio ordine un piatto sospeso, che quindi non si riceverà a casa propria, ma sarà consegnato a domicilio a chi ne ha bisogno la sera del 20 dicembre, Giornata internazionale della Solidarietà Umana.
Pollo, hamburger, panini, sushi, pasta, riso, piadine e dolci. Accedendo a Just Eat, ogni persona potrà selezionare dal menù di uno dei ristoranti aderenti all’iniziativa (verificando che consegni nella propria zona) un piatto speciale del valore di 3 o 5 euro. Inoltre per ogni piatto sospeso ordinato, Just Eat raddoppierà il numero di pasti che saranno consegnati. In caso di eccedenza degli ordini rispetto alle esigenze del 20 dicembre, i piatti sospesi saranno consegnati in successive cene solidali nel corso del 2018 fino a esaurimento delle ordinazioni.
“Grazie a Ristorante Solidale riusciamo da un anno a combattere attivamente lo spreco alimentare, cercando di sensibilizzare i ristoranti, i clienti e anche noi stessi, in azienda – dichiara Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia -. Con l’iniziativa “Piatto Sospeso” il nostro obiettivo è che per Natale, ma anche in altri momenti e situazioni che si presenteranno durante l’anno, il digitale diventi un vero e proprio abilitatore per permettere i nostri utenti di partecipare a Ristorante Solidale, aggiungendo un piatto sospeso direttamente al loro ordine”.
I ristoranti solidali
I piatti sospesi saranno preparati dai 20 ristoranti aderenti a Piatto Sospeso, già attivi all’interno di Ristorante Solidale: Kombu e Hamburgherie di Eataly, a Milano e Torino, Il bue e la Patata, ChickenBot, Vintage Bakery, C’era una volta una piada, I Mangiapolenta, Lapa Ristorante Brasiliano e Sorry Mama a Milano; Piadineria Cuslè, Boccadillo, M2p Pasta & Pizza, Crushi e Crushimi, Rizzelli, T-Bone Station, Flower Burger e Paninoteca Overfly a Torino.
Le comunità di destinazione
Beneficeranno di questi piatti gli ospiti delle comunità e delle case di accoglienza milanesi e torinesi segnalate e seguite dalla Caritas rispettivamente nelle due città, tra cui Mizar, Pani e Peschi, La Locomotiva, Maria Teresa Gabrieli, La Grangia Comunità S. Anna e Smile, e diverse famiglie che occupano alloggi e case temporanee a Torino. Coinvolto nell’iniziativa anche il Refettorio Ambrosiano di Milano.