#NatiPer è il concorso di AXA Italia per premiare idee di innovazione sociale dedicate alla protezione delle persone. Erano 328 i progetti candidati: ecco gli 8 in finale
Erano in tutto 328 i progetti candidati a #NatiPer, il contest promosso da AXA Italia per dare voce ad idee di innovazione sociale. Sono 8 quelle selezionate dalla giuria per accedere alla fase finale del concorso: in palio c’è l’opportunità di aggiudicarsi un premio del valore di 50 mila euro, un supporto concreto per realizzare un progetto di social innovation. Ora gli 8 finalisti avranno la possibilità di presentarsi online attraverso un video, e il vincitore sarà deciso direttamente attraverso il voto in rete dal 1 settembre al 7 ottobre.
I racconti-video
Il concorso è giunto quest’anno alla sua terza edizione e fino ad oggi ha dato visibilità a quasi 1.000 progetti, mettendo in evidenza uno scenario italiano di innovatori dinamici e dal grande potenziale. Gli otto finalisti di #NatiPer rappresentano tutta l’Italia, da Taranto a Trento, passando per Livorno, Padova, Segrate (MI), Ferentino (FR), Soliera (MO), Brebbia (VA). Sono progetti che fanno leva sull’innovazione tecnologica, in un’ottica di condivisione sociale, a supporto dell’ambiente, della cultura e della salute. I finalisti avranno ora la possibilità di raccontare i loro progetti ad una troupe di filmmaker professionisti che tradurrà le loro testimonianze in video-storie, che saranno poi caricate sul portale natiperproteggere.it.
Il premio
Entro il 14 ottobre i voti online, sommati a quelli della giuria, proclameranno il progetto vincitore che avrà l’opportunità di trascorrere un periodo di formazione presso Impact Hub Milano – “Incubatore Certificato di Startup Innovative”. A completamento del premio si avrà la possibilità di scegliere tra uno special Investor Tour – un viaggio in quattro città europee presso le sedi Impact Hub per presentare il progetto premiato ad un pubblico di investitori – e l’acquisto di strumentazione specifica per portare a termine il proprio progetto.
I finalisti
1. Kissmybike: l’antifurto per la bicicletta (Trento)
Ogni anno vengono rubate milioni di biciclette e ben poche vengono poi ritrovate. Il progetto Kissmybike vuole trovare una soluzione al problema e propone un innovativo e moderno antifurto, un dispositivo invisibile incorporato nella struttura della bicicletta. Studiato per durare anni senza doverlo ricaricare, Kissmybike permette di localizzare con precisione il veicolo rubato, sia in ambienti chiusi sia all’aperto, grazie alla trasmissione satellitare e a tecnologie di rilevamento all’avanguardia.
2. La microturbina eolica che amplia l’offerta delle energie rinnovabili (Ferentino)
Una microturbina eolica destinata al mercato delle famiglie: realizzata ad asse verticale con una doppia serie di lame di dimensioni ridotte e potenze di conseguenza limitate a 0.5 kW e 1 kW. Facile da montare e da utilizzare, ha costi contenuti ed amplia l’offerta delle energie rinnovabili anche con soluzioni ibride in appoggio ad altre tipologie come il fotovoltaico ed il geotermico. La prima fase della ricerca si è conclusa con il deposito del progetto, mentre continua quella per l’ampliamento di gamma ed applicazioni particolari come la realizzazione di stazioni di ricarica rapida per autoveicoli elettrici.
3. Oltrecafé: pellet dai fondi di caffè (Soliera)
In Italia si producono 380 milioni di kg di fondo di caffè che ogni anno finiscono nei rifiuti. Da qui prende forma la soluzione di Oltrecafé che produce un pellet al caffè 100% sostenibile, riciclato e riciclabile, con un processo produttivo a catena corta, basso impatto ambientale e senza scarti. È il primo pellet italiano da fondi di caffè per stufe e caldaie a biomassa in grado di rendere energeticamente indipendenti aziende e privati che hanno scelto un riscaldamento green. Il progetto si rivolge a tutti coloro che vedono il pellet come un prodotto ecologico che migliora la qualità dell’ambiente in cui viviamo.
4. 8mmezzo: nuova vita per i filmini di famiglia (Livorno)
I vecchi filmati di famiglia costituiscono un immenso patrimonio di testimonianze, ma tutti quelli girati tra gli anni ‘30 e ‘80 rischiano di sparire sia per la graduale scomparsa di appassionati della pellicola, sia per la conservazione delle pellicole in luoghi inadeguati. L’associazione 8mmezzo si propone come punto di riferimento per ritrovare, digitalizzare, restaurare, catalogare e archiviare su piattaforma online i filmati girati in pellicola 8mm e super8mm. I materiali saranno recuperati attraverso il concorso “Scova in soffitta” e tutti coloro che porteranno le loro bobine riceveranno gratuitamente, previa cessione dei diritti, la versione digitalizzata su supporto DVD.
5. Dotcuore, la community di sostegno per la demenza senile (Brebbia)
dotCuore è una community e un vertical social network di mutuo sostegno e di condivisione che vuole aiutare i familiari di persone anziane che soffrono di demenza senile. Alla base del progetto l’idea che la condivisione possa alleggerire il peso di quanto si sta vivendo. Da qui la creazione di un sito e una web app nei quali sono veicolati e raccolti i contenuti, suddivisi in quattro macro aree: area di socializzazione della propria esperienza e creazione di contatti, area di disponibilità al mutuo aiuto, network di professionisti a disposizione della community, area formazione per i caregiver.
6. L’ora sospesa, il tempo a chi ne ha bisogno (Martina Franca)
“L’ora sospesa” è un progetto proposto da una ragazza di Martina Franca – con il supporto di un gruppo di amici. Prende spunto dalla pratica del “caffè sospeso” e si propone di offrire il proprio tempo per aiutare anziani, bambini disabili e chiunque abbia bisogno, con attività di vario tipo (supporto educativo, attività ludico-creativo, sostegno nel disbrigo delle pratiche, ecc.). Le “ore” saranno vendute in occasione di eventi o presso attività commerciali e tutti i servizi disponibili verranno indicati sul sito internet e sulla pagina Facebook dedicata. Un progetto sociale che intende promuovere iniziative al fine di favorire lo scambio di servizi e di attività tra le persone per valorizzare e ricostruire una rete interpersonale di solidarietà.
7. Mamivoice: per fare ascoltare la voce della mamma al neonato prematuro (Segrate)
Uno studio effettuato presso l’UO di Neonatologia e Patologia neonatale dell’Ospedale San Raffaele di Milano su 160 neonati di età inferiore a 30 settimane o inferiori a 1500 grammi alla nascita ha dimostrato che un’assistenza “olistica” al neonato portava i prematuri ad essere autonomi nell’assunzione dell’alimentazione molto prima rispetto a quelli assistiti in modo standard. Da qui l’idea dell’Associazione Intensamente Coccolati Onlus di ricercare una soluzione in grado di far ascoltare ai neonati separati dalla madre la voce della mamma e dei familiari e l’ideazione di MAMIVOiCE, un sistema di vibro- trasduzione che trasmette al bambino non solo la voce ma anche la vibrazione da questa prodotta.
8. Mivoq, il sintetizzatori dei voce ce mantiene il timbro vocale (Padova)
MIVOQ (Mimic Voice Quest) vuole sviluppare un sistema personalizzato di sintesi vocale, un sistema automatico in grado di convertire in voce qualsiasi testo scritto, con valore aggiunto della personalizzazione, ovvero con il timbro caratteristico dell’autore del messaggio. Una tecnologia utile per esempio ai pazienti di SLA che stanno perdendo la capacità di parlare e che grazie a Mivoq potranno conservare per sempre il loro peculiare timbro e intonazione grazie alla registrazione di poche decine di frasi. Creato il modello vocale, l’utente di MIVOQ che ha poi perso l’uso della parola, potrà, tramite il modello sintetico, continuare ad usufruire della propria voce grazie a un dispositivo elettronico portatile (smartphone oppure un device più complesso).