Il consiglio di amministrazione del social network ha deciso di introdurre nuove regole: il fondatore non manterrà la maggioranza dei voti se dovesse andar via e non potrà passare il controllo dell’azienda ai suoi eredi
Sembrava che Facebook fosse destinata a rimanere per sempre un’azienda modellata a immagine e somiglianza del suo fondatore e da lui controllata. Anche perché la maggioranza dei voti nel consiglio di amministrazione spetta al momento proprio a lui. E invece, i vertici della società hanno deciso di cambiare le regole e di fare in modo che se un giorno Mark Zuckerberg dovesse lasciare il suo ruolo da dirigente del più famoso social network al mondo, anche il suo potere di voto superiore verrebbe meno.
Secondo Business Insider a Zuckerberg non sarà nemmeno permesso di passare lo scettro alla figlia Maxima in caso di morte. «Queste nuove indicazioni assicurano che noi non rimarremo una società controllata dal suo fondatore quando non saremo più una società amministrata dal suo fondatore», si legge nella relazione agli azionisti. In sostanza, il consiglio di amministrazione vuole fare in modo di poter assicurare alla società di Palo Alto il migliore sostituto possibile a Zuckerberg, scegliendolo in maniera libera, senza dover sottostare a veti “dinastici”.
Il potere oltre la filantropia
I cambiamenti in atto in casa Facebook sono legati anche alla decisione del 27 aprile 2016 con la quale la società ha creato una classe di azioni che non darà a una parte degli investitori diritto di voto. Saranno loro ad aiutare il fondatore nel suo progetto di cedere il 99 per cento delle sue quote societarie per fini filantropici alla fondazione Chan Zuckerberg Initiative. L’ordinamento di Facebook prima di questa modifica dava a Zuckerberg un controllo assoluto della società in virtù del numero di azioni possedute. E con la creazione di una fetta di azionisti impossibilitati ad influire sul processo decisionale dell’azienda, Zuckerberg si è assicurato il mantenimento di un potere da passare poi ai suoi eredi. Con le nuove regole, però, in caso di morte, la moglie e i suoi figli avranno le sue quote ma rimarranno degli azionisti come gli altri. La stessa cosa varrebbe per lui se decidesse di non essere più il Ceo dell’azienda.
Un successore libero per Zuckerberg
Questo nuovo assetto voluto dagli amministratori permetterà all’eventuale sostituto di Mark Zuckerberg alla guida di Facebook di non sentire il fiato sul collo del suo predecessore o dei suoi familiari. E aiuterà la società di Palo Alto a mantenere elevato il suo valore senza che le pressioni familiari possano incidere sull’amministrazione di Facebook.