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Roberto Mansolillo, Managing Director di Modis in Italia: “Non c’è Smart City senza l’apporto di mobilità elettrica e sostenibile”
Il 12 luglio scorso Cariplo Factory ha lanciato Smart City, Mobility & Transportation of tomorrow, la Call per innovatori e startup che ricade all’interno del progetto GrowItUp sviluppato in sinergia con Microsoft e che i nostri lettori ben conoscono. Al centro della call (noi ne abbiamo parlato qui) tematiche di pressante attualità: City Logistics, Mobilità delle persone, Gestione dell’informazione e Living & Building. Le application saranno raccolte entro il 15 settembre e le migliori idee verranno premiate durante il Matchmaking Day del 14 ottobre. Modis (qui il sito), società del Gruppo Adecco che si occupa di consulenza tecnologica in ambito ICT, Engineering e Life Sciences, è partner dell’iniziativa con la finalità di proporre soluzioni per far fronte ai cambiamenti previsti dallo sviluppo tecnologico. “Siamo convinti che le startup siano sorgenti di nuove competenze che al momento mancano all’industria tradizionale”, ha detto a StartupItalia Roberto Mansolillo, Managing Director di Modis in Italia.
Modis: “La città del futuro passa dalla mobilità sostenibile”
L’interesse di Modis per la Call di Cariplo Factory è presto spiegata. Modis si occupa infatti di progetti tecnologici e innovativi, con particolare attenzione sul tema della mobilità del futuro: dalla smart mobility alle auto elettriche e interconnesse. “Non c’è Smart City senza l’apporto di mobilità elettrica e sostenibile”, spiega Roberto. “La nostra attenzione per questi temi è provata anche dal fatto che abbiamo scelto di essere Official Partner di ABB Formula E“. Il nostro scopo è focalizzarci sulle modalità con le quali, nel prossimo futuro, il veicolo elettrico interagirà con la Smart City”.
“Siamo curiosi di valutare le proposte delle startup che aderiranno alla Call – aggiunge Sara Toticchi, Business Developer EU funding di The Adecco Group – perché siamo di fronte a grandi cambiamenti: la mobilità sostenibile e il trasporto multimodale diventeranno sempre più non solo un valore aggiunto ma un business. Lo sharing – spiega Sara – sarà la chiave di volta che sosterrà la Smart City. La renderà più vivibile e rappresenterà una opportunità di sviluppo economico. L’open innovation è una occasione imperdibile per fare sistema con le realtà più piccole, animate dai più giovani”.
L’esperienza di guida (autonoma) che ci aspetta
Ma come sarà la mobilità del futuro? La visione di Modis è a dir poco avveniristica: “Cambierà proprio il senso che diamo alla necessità di muoverci da un punto A a un punto B”, ipotizza Roberto. “Oggi ci si concentra sull’esperienza di guida, deve essere piacevole e confortevole. Domani i mezzi saranno a guida autonoma, perciò chi viene trasportato dovrà impiegare altrimenti il tempo speso sul veicolo, possibilmente in modo profittevole o comunque interessante. Pensiamo ad auto interconnesse con il resto della città: quando si passa davanti a un punto che ha rilevanza storica, su un ipotetico visore potrebbero apparire tutte le informazioni utili per saperne di più, ma anche riproduzioni 3D per tour virtuali senza alzarsi dal sedile”. Proprio in questo ambito, Modis sta sviluppando diversi progetti: ad esempio, è tra i partner tecnologici di TEINVEIN (Tecnologie Innovative per Veicoli Intelligenti), programma di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale finanziato da Regione Lombardia attraverso i fondi strutturali dell’Unione Europea, che prevede la realizzazione di una piattaforma di base per lo sviluppo di un veicolo intelligente completamente autonomo. Modis è advisor tecnologico specializzato per lo sviluppo di alcuni dei filoni principali come la guida autonoma e semiautonoma.
Roberto Mansolillo – Managing Director Modis
Città e rischi interconnessi. L’apporto delle startup
“Naturalmente – ricorda Sara – ci sono poi rischi connessi al 5G e alla estrema connettività di ogni device che potrebbe tradursi anche in estrema permeabilità a malware e virus. Questi rischi non potranno essere sottovalutati: pensiamo alla privacy, alla necessità di proteggere questa incredibile mole di dati da possibili furti o manipolazioni. L’attenzione del Gruppo è alta anche su questi temi: l’apporto delle startup può essere fondamentale per sviluppare gli strumenti necessari per difenderci dalle insidie del futuro”.
Sara Toticchi – Eu Funding Business Developer The Adecco Group
La sfida occupazionale dell’Industria 4.0
Parlando di insidie del futuro si ricade inevitabilmente sui rischi occupazionali legati alla metamorfosi in atto nel mondo del lavoro. Modis, del resto, presidia il tema da un osservatorio privilegiato. È infatti tra i partner fondatori del Competence Center “Bi-Rex” (Big Data, Innovation & Research Excellence) di Bologna e – grazie all’appartenenza al gruppo – è presente nel Competence Center “Made in Italy 4.0” (Made) di Milano (Competence Center internazionale sui Cyber-Physical Production Systems).
Il Consorzio Bi-Rex, che raggruppa in un partenariato pubblico-privato circa 57 attori tra Università, Centri di Ricerca e Imprese e il Consorzio “Made”, che ne coinvolge circa 44, saranno in connessione con tutti gli altri sei Competence Center che verranno costituiti in Italia al fianco di quelli europei. “L’obiettivo – spiega Marco Benedetti, Head of Tech Solutions di Modis – è quello di innalzare il livello tecnologico delle imprese offrendo servizi di technical advisoring e formazione volti allo sviluppo ed adozione di tecnologie avanzate con relativa rivisitazione dei processi esistenti”.