Si inizia a fare sul serio. Dopo i prolungati test in India, iniziati addirittura nei primi mesi del 2018, il sistema dei pagamenti via WhatsApp (e non solo, tramite tutte le piattaforme del gruppo californiano) sbarca in un altro grande paese: il Brasile. Ad annunciarlo Mark Zuckerberg con un post sul suo profilo Facebook: “Spedire e ricevere soldi sarà semplice come condividere delle foto”, ha scritto. Uno slogan sfoderato in diverse occasioni e che dopo i confortanti esperimenti indiani sembra incarnarsi anche in altri mercati sotto forma di Facebook Pay, il cappello che ha messo ordine fra le diverse modalità già disponibili o sperimentate negli ultimi anni (di cui avevamo parlato qui).
Esordio brasiliano
Zuck aveva dichiarato già all’inizio dell’anno, nel corso di un incontro dedicato ai risultati finanziari, che ci si sarebbe presto spinti oltre. E se il rollout indiano sembrerebbe ormai alle porte, il lancio ufficiale avviene appunto in Brasile. Il sistema di pagamento è molto simile ad altri già in uso da tempo: si basa sulla tecnologia Unified Payment Interface Peer to peer che in India è stata sviluppata dalla National Payments Corporation e altrove troverà di volta in volta nuovi partner. Diverse le possibilità: non solo scambio di soldi fra persone ma anche pagamenti nei siti di e-commerce che supporteranno quella modalità, come d’altronde capita in molti mercati asiatici con applicazioni tipo WeChat, da cui passa di tutto, dalle bollette al pagamento nei negozi fisici e virtuali. L’account WhatsApp andrà legato a un conto corrente, a una carta di credito o a PayPal.
Anche per fare acquisti via WhatsApp
“Stiamo anche rendendo possibile per i piccoli negozi ed esercizi di effettuare vendite all’interno di WhatsApp” ha appunto confermato Zuckerberg. “Per farlo stiamo costruendo Facebook Pay, che fornisce un modo sicuro ed efficace di realizzare i pagamenti attraverso le nostre applicazioni”. Fra i partner brasiliani ci sono Banco do Brasil, Nubank, Sicredi e Cielo, intermediario dei pagamenti per i negozianti e le aziende nel gigante sudamericano.
Altri paesi in arrivo per il wallet multiapp
Quel “more to come!” con cui si chiude il post lascia appunto immaginare un rilascio in altri paesi e in tempi piuttosto brevi. L’aspetto su cui insistere è appunto Facebook Pay: per ora si passa da WhatsApp ma la strategia è costruire un wallet utilizzabile anche su Facebook (o per meglio dire su Messenger) e su Instagram. Era stato annunciato alla fine dello scorso novembre, reso disponibile su Messenger solo negli Stati Uniti ma, appunto, mancavano dei passi che lo implementassero sulla piattaforma principale attraverso cui le persone parlano, conversano e si scambiano continuamente contenuti: WhatsApp.