Specto è il vincitore assoluto della business plan competition promossa da PNICube. Premiata tra quasi 1000 candidati e 69 finalisti, la startup di Milano sviluppa spettrometri ottici miniaturizzati di nuova generazione per la diagnostica biomedica e la caratterizzazione dei materiali
Nella suggestiva cornice del Monastero dei Benedettini a Catania si è tenuta l’edizione 2019 della business plan competition promossa da PNICube (l’Associazione italiana degli incubatori universitari).
Vince il primo premio Specto, la startup che sviluppa spettrometri ottici miniaturizzati di nuova generazione per la diagnostica biomedica e la caratterizzazione dei materiali. Strumenti innovativi, utili per la diagnosi del cancro e di malattie legate all’età, come l’aterosclerosi.
“La vittoria del Premio Nazionale per l’Innovazione ci dà fiducia e risorse per validare lo strumento che abbiamo sviluppato e renderlo un prodotto finito” ha commentato Giuseppe Antonacci, Ceo di Specto. La startup si è aggiudicata anche il Premio Industrial, per la produzione industriale innovativa.
“Un’edizione, quella 2019, che ha premiato una startup in grado di sviliuppare un dispositivo innovativo, le cui applicazioni possono migliorare anche la diagnostica medica, a dimostrazione – commenta Giovanni Perrone, presidente uscente di PNICube – di come l’innovazione proveniente dalla ricerca di università ed enti pubblici di ricerca italiani sia al servizio della sostenibilità nella sua più ampia accezione”.
Quasi 1,5 milioni di euro il montepremi complessivamente erogato: circa 500.000 euro in denaro e 1 milione di euro in servizi, offerti dagli Atenei e dagli incubatori soci di PNICube.
I vincitori sono stati selezionati tra le 69 startup finaliste da una Giuria composta da esponenti del mondo dell’impresa, della ricerca universitaria e del venture capital sulla base di criteri come valore del contenuto tecnologico o di conoscenza, realizzabilità tecnica e potenzialità di sviluppo, adeguatezza delle competenze del team, attrattività per il mercato.
Gli altri vincitori di categoria sono:
HT Materials Science Italy, Premio Iren CLEANTECH & ENERGY (sostenibilità ambientale). La startup ha sviluppato MAXWELL 2020, un liquido refrigerante costituito da nanoparticelle che aumentano l’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione e raffreddamento.
Clearbox AI Solutions, Premio ICT (tecnologie dell’informazione e dei nuovi media). Applica l’intelligenza artificiale nei settori bancario, assicurativo e sanitario.
Bacfarm, Premio LIFE SCIENCES (salute). Estrae biomolecole ad alto valore aggiunto da una fonte alternativa e innovativa, i batteri, per contrastare il progresso di malattie precancerose e neurodegenerative.
Cosa è il PNI Cube e il Premio Nazionale per l’Innovazione
Il riconoscimento è stato istituto nel 2003 dall’Associazione nazionale degli Incubatori Universitari – PNICube per diffondere la cultura d’impresa in ambito universitario e accorciare le distanze tra ricerca e mercato, stimolando il dialogo tra ricercatori, impresa e finanza.
Il PNI – a cui concorrono i migliori progetti d’impresa innovativa vincitori delle 16 competizioni regionali (StartCup) che coinvolgono le 47 università e incubatori associati, oltre a numerose istituzioni – ha visto quest’anno la partecipazione di oltre 3.000 neoimprenditori, per un totale di quasi 1.000 idee d’impresa e più di 400 business plan presentati.
Oggi PNICube conta 50 associati tra Università e incubatori accademici e 17 StartCup attive sull’intero territorio nazionale. Da anni l’Associazione promuove l’Italian Master Startup Award, che premia la giovane impresa hi-tech con il maggior successo di mercato, e il Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), “Coppa Campioni” tra i progetti d’impresa innovativi vincitori delle StartCup regionali.