PranaVentures ha ottenuto da Banca d’Italia l’autorizzazione per operare come SICAF Euveca di Venture Capital. Investirà 20 milioni di euro in imprenditori che vogliono cambiare il mondo attraverso la tecnologia.
Nasce un nuovo fondo da 20 milioni di euro che utilizza un modello innovativo per far crescere le startup early stage e portarle alla fase successiva. Il fondo nasce dalla constatazione che le aziende innovative spesso necessitano non soltanto di risorse finanziarie ma di un supporto costante per facilitare il proprio modello di business. PranaVentures oltre al supporto economico vuole offrire alle startup anche un aiuto concreto per sviluppare skills in ambito marketing. IT, Business Development e non solo.
Al “modello classico” di investimento si aggiunge un modello nuovo, ovvero l’Operational Venture: l’operatore, anziché essere una semplice società o fondo d’investimento, infonde non solo capitali ma anche knowhow tecnico e gestionale.
Ne abbiamo parlato con Lisa Di Sevo Partner & Investor Manager di PranaVentures. “Il nostro fondo è specializzato in startup seed e early stage e offre alle startup un’opportunità in più di crescita per superare quell’ostacolo che impedisce a molte realtà di attrarre finanziamenti da parte di investitori istituzionali e di chiudere round di serie A”.
Un ecosistema che mette a disposizione dell startup risorse umane
PranaVentures vuole rappresentare una concreta iniziativa di collegamento tra il mondo della finanza e quello dell’impresa, fungendo da ponte per gli imprenditori in fase seed e early stage. Il progetto prevede infatti la costruzione di un ecosistema che mette a disposizione risorse umane, a fianco a quelle di capitale per aiutare e scalare la crescita delle società in portafoglio.
“L’obiettivo del nuovo operatore – spiega Lisa Di Sevo – è quindi di accelerare la fase di messa a mercato e far crescere la qualità dei risultati e conseguentemente lo sviluppo delle aziende.”
L’iniziativa nasce dalla volontà di colmare il gap che esiste tra le imprese di nuova costituzione e in fase di startup; imprese che seppur valide riescono con grandissima difficoltà ad attrarre l’attenzione di investitori istituzionali. “Se molto si è fatto, soprattutto a livello europeo, sulla parte di opportunità di crescita di business più maturi – i cosiddetti -later stage- la crescita e il supporto sugli investimenti in società in fase early stage maschera un ecosistema “rotto” tra la fase di nascita e messa a mercato e la fase di raccolta da fondi istituzionali denominata series A round”.
La presenza di questo nuovo veicolo avrà dunque un impatto determinante sulla capacità delle startup di passare dalle prime fasi di vita a quelle di sviluppo successivo.
“Oggi più che mai, grazie alla trasformazione digitale che stiamo vivendo e al grande lavoro che è stato fatto negli ultimi 10 anni sull’ecosistema startup da parte di incubatori, acceleratori e investitori ci sono grandi opportunità per investire nella creazione di nuove imprese. Grazie a questo nuovo progetto sarà possibile cercare di evolvere e accelerare il processo di crescita delle giovani aziende innovative fornendo in fianco ai capitali competenze per dar vita alle imprese di domani”.
Il modello money, skills, time
PranaVentures fornirà quindi supporto operativo e capitale di rischio. Attraverso un nuovo approccio all’investimento definito nella formula: money, skills, time mette a disposizione risorse umane affianco di quelle di capitale in tutte quelle aree necessarie a scalare la crescita delle società dal Finance Control alla Business Intelligence, dal Marketing al Product dal Sales al Tech Develpment.
“Avere un team competente affidabile è fondamentale per raggiungere grandi traguardi, ed è proprio questo l’intento di PranaVentures: stare fianco a fianco dell’imprenditore fino a diventare un’unica squadra grazie all’aiuto di partner strategici”. Alessio Semoli è il CEO di PranaVentures, fanno parte dell’advisory board Alessandro Bonaccorsi, Andrea Santagata Responsabile della Unit Digital Magazine di Mondadori, Guido di Fraia, Prorettore alla Comunicazione e all’Innovazione
“Le startup che potranno accedere al fondo saranno in ambito AI, BlockChain, Cloud. Abbiamo intenzione di chiudere circa 40 operazioni con un taglio medio di 250k” ci dice Lisa Di Sevo.
Le startup una volta ottenuto il finanziamento saranno guidate in un percorso di crescita che prevede il supporto di società che aiutino la startup a sviluppare ambiti specifici per migliorare il proprio modello di business. “Crediamo che con questo metodo, che in Italia portiamo per la prima volta ma che all’estero è già molto seguito, le startup riusciranno a superare quel gap che impedisce una crescita strutturata”.
PranaVentures, nata nel 2015 come società di partecipazioni, ha effettuato 15 investimenti in soli 3 anni, andando a supportare, con capitali propri e competenze, una serie di aziende atte a creare un ecosistema in grado di fornire servizi essenziali allo sviluppo di nuove società. Grazie a questo, oggi PranaVentures può vantare una posizione privilegiata in Europa e principalmente in Italia, che le consente di guidare le imprese ad attraversare l’attuale fase critica dell’economia grazie a un nuovo approccio al “venture capital”. Obiettivo di PranaVentures è quello di contribuire al successo delle imprese, creando tra loro una rete che permetta la nascita di nuove opportunità di collaborazione e di business.