Il gruppo Leitner con la controllata Demaclenko ha da poco acquisito delle quote di Neve XN, società trentina fondata da Anna Vanzo, Francesco Besana e Fabiano Maturi. Le nuove risorse permetteranno la commercializzazione di un macchinario ecosostenibile che integra i sistemi di innevamento programmato
NeveXN si legge «neve perenne» non a caso. Si tratta di una startup incubata al Polo Meccatronica di Rovereto (Trento) che non vuole mai far sentire la mancanza del manto nevoso, anche quando le precipitazioni scarseggiano. Sfida l’aumento delle temperature e i cambiamenti climatici e propone una soluzione tecnologica in grado di produrre neve sopra gli 0 gradi, laddove i sistemi di innevamento tecnico e programmato non riescono ad arrivare.
«Quando abbiamo presentato il nostro prototipo per la prima volta nell’ottobre 2014 era una giornata calda. Ma siamo comunque riusciti a farlo funzionare con 15 gradi esterni stupendo un po’ tutti». A parlare è Anna Vanzo, 37 anni, che è una delle fondatrici della società insieme ai due ingegneri Francesco Besana, 38 anni, e Fabiano Maturi, 34 anni.
La startup ha da pochi giorni cambiato l’assetto societario dato che il gruppo altoatesino Leitner, attraverso la controllata Demaclenko, ha acquisito delle quote della società. L’impegno di Leitner prevede un investimento di due milioni di euro per realizzare macchine di diversa taglia nei prossimi due anni al fine di produrre 1, 4 e 8 metri cubi di neve l’ora.
Dall’idea al prototipo grazie a Trentino Sviluppo
Al momento NeveXN è ancora in una fase di test e il team sta lavorando per arrivare a un prodotto commercializzabile entro la prossima primavera da presentare alla fiera di Innsbruck: «Sono l’unica non ingegnere del trio. Non ho fissato nemmeno una vite del macchinario. Tutto il lavoro per arrivare alla realizzazione del prototipo, però, è stato fatto dal team originario con l’aiuto di qualche collaboratore esterno. E negli anni le collaborazioni sono cresciute», spiega Anna Vanzo.
L’idea di un generatore di neve che funzionasse anche a temperature relativamente elevate è venuta a Francesco Besana nel 2011: «Francesco, che è un mio amico di vecchia data, nel 2011 stava trascorrendo un periodo di studio all’estero, all’università di Berkeley. Una sera mi chiese in una chiamata Skype di seguirlo in un progetto in cui aveva coinvolto un suo collega ingegnere e con il quale voleva sfruttare i suoi studi sul raffreddamento solare. Qualche tempo dopo è nata la società», racconta ancora la fondatrice. Da allora la storia di Neve XN è stata un crescendo. Prima la vittoria al concorso di idee D2T startup indetto dalla Provincia autonoma di Trento: la società ha ricevuto un primo finanziamento di 15mila euro con il quale è arrivato il capitale minimo perfondare l’srl. Poi l’accesso a Seed Money di Trentino Sviluppo con fondi europei che ha permesso di partire con la realizzazione del prototipo. Il progetto è riuscito a impressionare non solo per l’idea di prodotto, anche per la sua sostenibilità economica e per la sua potenzialità di mercato.
Produrre neve in maniera eco-sostenibile
Nessuna traccia di additivi chimici nella neve prodotta dall’innovativo sistema trentino: «Il nostro motto è “Amiamo il white ma siamo green”. È tutto un gioco di fisica e chimica che punta ad essere totalmente eco-sostenibile. Al momento il prototipo è alimentato a gas, ma stiamo lavorando a un’alimentazione a energia termica che sfrutti le fonti rinnovabili», aggiunge Anna Vanzo. Per dimostrare che non ci sono pericoli per l’ambiente, al momento della presentazione del prototipo il team della startup ha mangiato e fatto mangiare la neve, servita sotto forma di palline in coppette per il gelato. Il progetto ha da subito suscitato la curiosità di molti operatori del settore perché quella della neve è un’esigenza vera del territorio in cui la startup è nata e dove vuole rimanere, il Trentino. Le richieste, però, sono arrivate non solo dalle piste da sci: «Siamo stati contattati da case cinematografiche, parchi divertimento, aziende di pneumatici e abbiamo così cominciato a considerare possibili mercati a cui prima non avevamo pensato come quello degli eventi sportivi cittadini».
650 metri quadri nel Polo Meccatronica
Il dato territoriale per Neve Xn rimane fondamentale: «Da 10 giorni siamo insediati nel Polo Meccatronica di Rovereto (Tn) e abbiamo a disposizione 650 metri quadri di capannoni, tra officina e uffici. Tutto questo è stato possibile grazie a Trentino Sviluppo e all’occasione che ci ha dato di far interessare al nostro progetto anche un gruppo come Leitner che fattura 726 milioni di euro all’anno», dice ancora la founder. Le macchine di Neve Xn non vogliono sostituire gli attuali sistemi di innevamento tecnico o programmato. Vogliono implementare e integrare in caso di difficoltà le soluzioni esistenti per rendere sempre fruibili le piste da sci. La sua collocazione nel Polo Meccatronica aiuterà la startup a creare delle sinergie con le altre realtà imprenditoriali ospitate lì e a crescere fino al lancio del prodotto sul mercato.