“La narrazione su Roma è sempre molto limitata e parziale, mentre è proprio qui che, nel 2010, è nato il primo acceleratore per le startup d’Italia. La verità è che le nostre potenzialità sono maggiori rispetto a quelle che pensiamo”
Si è conclusa venerdì 12 aprile, con l’intervento della sindaca di Roma Virginia Raggi, la terza edizione della Roma Startup Week, organizzata dall’associazione Roma Startup negli spazi del Prati Bus District.
Cinquanta appuntamenti- tra conferenze, masterclass, workshop, community events e challenge- in cinque giorni, che hanno coinvolto decine di manager, investitori, startupper di successo e alle prime armi, aziende, incubatori e fondi di venture capital. Tutti riuniti attorno a un tema comune: Roma come centro dell’innovazione e delle politiche di crescita di un ecosistema, una città ricca, sfaccettata e piena di esperienze, nonostante sia spesso sottoposta a una rappresentazione molto peggiorativa rispetto alla sua realtà.
Esattamente come sottolineato nella tavola rotonda Roma che innova, nella giornata di apertura dei lavori, che ha visto intervenire Roberto Corbella (Presidente dell’Associazione Per Roma), Anna Maria Bianchi (Presidente dell’Associazione Carte in Regola), Gabriele Discepoli, (Presidente di ReTake Roma Onlus), Luigi Capello, (AD di LVenture Group), Luca Seletto (Innovation Specialit per Enel) e l’Assessora Flavia Marzano.
E come ha ribadito in chiusura Gianmarco Carnovale, Presidente di Roma Startup: “La narrazione su Roma è sempre molto limitata e parziale, mentre è proprio qui che, nel 2010, è nato il primo acceleratore per le startup d’Italia. La verità è che le nostre potenzialità sono maggiori rispetto a quelle che pensiamo. Sicuramente la nostra città deve trovare una chiave di lettura per il proprio futuro, ma non mancano le forze, le energie e le competenze per farlo. Dobbiamo inoltre attrarre persone e talenti dall’estero, e valorizzare i circa 400mila stranieri residenti che già vivono a Roma: il multiculturalismo e l’inclusione sono elementi strategici perché, come insegnano tutte le esperienze che abbiamo ospitato anche in questi giorni, le differenze creano valore.A ttraverso il tech e le startup questa città può di generare nei prossimi anni tra i 50mila e i 100mila posti di lavoro altamente qualificati, con un indotto stimato di altri 5 occupati per ogni posto di lavoro, quindi parliamo di numeri importanti”.
A sottolineare il valore di questi numeri la sindaca Raggi, che si è detta molto felice della Rome Startup Week, un festival che mette in evidenza quanto Roma possa “diventare capitale dell’innovazione grazie alle sue agenzie, alle università pubbliche e private, ai suoi centri di ricerca. Si stanno muovendo molte cose: il Campidoglio prepara il bando per realizzare un polo per l’innovazione 4.0 nella Città dell’Altra Economia, questa settimana ci sono la Rome Startup Week e la Formula E, tutto nel segno dell’innovazione e della sostenibilità. Allargando la visione dobbiamo puntare alle sinergie: la città e il Governo ci credono. Roma sta iniziando a imporsi sempre più sulla scena internazionale e bisogna guardare allo sviluppo e al futuro perché se cresce Roma cresce l’Italia. Quando cresce Roma è un bene per tutto il Paese”.