La notizia è di quelle destinate a far parlare l’industria dei pagamenti, sempre più affollata di attori “non tradizionali”. Dalla Cina arriva infatti anche la mossa Tencent, una delle principali Internet company fiorite all’ombra della Grande Muraglia e uno dei principali rivali del colosso Alibaba. L’hanno chiamata WeBank: si tratta in tutto e per tutto di una banca proprietaria totalmente online.
Lo scorso anno il governo cinese aveva varato un regolamento con il quale si forniva il placet per l’apertura di 10 banche private su Internet. Tencent ha battutto tutti sul tempo. In tale ambito uno dei progetti su cui promette di puntare maggiormente l’azienda riguarda il credito a quelle piccole imprese che hanno difficoltà ad accedere ai canali tradizionali ma la cui crescita può invece risultare determinante nella contribuzione allo sviluppo economico ed imprenditoriale del territorio cinese.
Il primo prestito di WeBank è stato concesso in diretta durante la cerimonia di inaugurazione di WeBank tenutasi a Shenzen ed è stato pari a 35,000 RMB (circa 5.600 dollari) concessi a un camionista.
Foto dell’inaugurazione pubblicata sul sito del governo cinese
La competizione tra i due colossi del dragone, Alibaba e Tencent, si estende così dall’e-commerce e dalla messaggistica ai servizi finanziari e al mondo dei pagamenti. Già nel gennaio del 2014 Alibaba aveva ottenuto una autorizzazione governativa per concedere credito e assicurazioni. Una apertura che testimonia la volontà del governo di muovere i primi passi verso la più volte annunciata (e mai attuata) “financial reform” caratterizzata da un progressivo diminuire del controllo dello Stato sulle istituzioni finanziarie.
La mossa di Tencent rappresenta inoltre l’ennesima conferma del sempre più stretto legame fra messaggistica e scambio di denaro e transazioni finanziarie. WeChat in Cina permette già di inviare soldi ed effettuare acquisti (ne avevamo parlato qui) e c’è da scommettere che sarà perfettamente integrata nell’offerta di WeBank.