Stimolare la ricerca ma anche attrarre startup e investimenti in fondi tech: questi gli obiettivi dell’accordo siglato da Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Favorire lo sviluppo di un ecosistema di rilevanza internazionale per l’innovazione nella città di Torino, recentemente retrocessa dal secondo al quarto posto in Italia per numero di startup: questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato oggi da Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Scopo della partnership è attrarre nuove imprese ad alta tecnologia ma anche nuovi investimenti in fondi tech attivi in particolare negli ambiti dell’intelligenza artificiale e della blockchain. In prima linea ci sarà Neva Finventures, il corporate venture capital di Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Le due Fondazioni torinesi e la banca metteranno a fattor comune le rispettive competenze, idee, tecnologie per creare nuove opportunità per gli imprenditori italiani e non.
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Le Officine Grandi Riparazioni di Torino diventano (anche) un hub per startup
La partenza delle operazioni è fissata a breve. L’epicentro sarà negli spazi delle Officine Grandi Riparazioni (OGR), un’area da 35mila metri quadri recentemente riqualificata con un investimento di 100 milioni di euro e che mira a sfidare sullo stesso terreno i più interessanti hub europei.
Rinata nel 2017, nel 2019 si caratterizzerà ancora di più come centro dell’innovazione di respiro internazionale, con spazio per acceleratori di imprese, laboratori di ricerca e un centro sui Big Data. Diventerà, inoltre, la “casa” italiana di BEST, il programma bilaterale Italia-USA per promuovere la cultura imprenditoriale high-tech nel nostro Paese, con l’obiettivo di costruire un ponte tra la Silicon Valley e Torino.
“L’innovazione è un elemento fondamentale per il sostegno all’economia del Paese” ha dichiarato Carlo Messina, Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo. Secondo Messima “i paesi con focus sull’innovazione evidenziano una maggiore crescita del PIL, mentre in Italia il fabbisogno annuo di capitali per startup è stimato in circa un miliardo di euro, di cui il 75% risulta non coperto dagli operatori specializzati e dal comparto finanziario”.