Esploriamo le tendenze, le sfide economiche e i cambiamenti tecnologici che definiscono l'industria della Moda. I dati sono stati presentati all’evento “Prisma. Visione e tradizione” dedicato al Prato Industrial Smart Accelerator
La moda cambia sempre, per definizione; figuriamoci in un contesto così incerto e fluido come quello attuale. Descrivere la situazione di un fenomeno sociale ed economico complesso come il settore del fashion è molto difficile, ma ancora più difficile è prevederne l’evoluzione sul mercato. Eppure “The State of Fashion 2024”, il report pubblicato da Business of Fashion (BoF) e McKinsey, riesce nell’impresa di proporre un’analisi approfondita e corposa estesa sul 2024, aiutandoci a capire le difficoltà economiche e i cambiamenti tecnologici che le aziende di moda devono gestire.
“The State of Fashion 2024” indica una direzione chiara sulle tendenze che guideranno l’industria della moda nell’anno in corso. I dati più rilevanti della ricerca sono stati presentati nei giorni scorsi all’evento dedicato a Prisma, il Prato Industrial Smart Accelerator, il programma del Comune di Prato sostenuto anche da StartupItalia con il supporto di Nana Bianca, che da tre anni si occupa del trasferimento tecnologico tra le startup e il distretto tessile toscano. Una giornata di riflessioni e bilanci, raccontando un’esperienza che deve parte del suo successo alla cultura imprenditoriale dei cittadini pratesi e alla carica innovativa degli startupper.
Vediamo alcune evidenze della ricerca di Business of Fashion (BoF) e McKinsey.
Lo scenario previsto nel 2024
Nel 2024 le vendite al dettaglio nel settore della moda, escludendo i beni di lusso, mostreranno un aumento moderato, oscillando tra il 2% e il 4%. Tuttavia, nonostante questa apparente stabilità, i professionisti del settore devono prepararsi a un anno strategicamente impegnativo.
Nell’anno in corso il sentimento prevalente tra i leader dell’industria della moda è l’incertezza, riflettendo la prospettiva di una crescita economica contenuta, un’inflazione persistente e una debole fiducia dei consumatori. Le imprese saranno sfidate a individuare e sbloccare nuovi driver di performance. Secondo l’analisi di McKinsey sulle previsioni della moda, l’industria globale registrerà una crescita del fatturato fino al 4% percento nel 2024, con variazioni a livello regionale e nazionale.
Ancora una volta, il segmento del lusso dovrebbe generare la più grande parte del profitto economico. La crescita europea e cinese dovrebbe rallentare, mentre negli Stati Uniti ci si aspetta un aumento dopo un 2023 relativamente debole, riflettendo una visione leggermente più ottimistica.
Le guerre frenano la fiducia
Con conflitti in Europa e Medio Oriente e relazioni internazionali molto tese, la geopolitica è la principale preoccupazione per i referenti intervistati dell’industria della moda all’inizio del 2024; segue la volatilità economica e l’inflazione. Il 62% degli intervistati ritiene che l’instabilità geopolitica sia il principale rischio per la crescita. La volatilità economica è citata dal 55% e l’inflazione dal 51% (rispetto al 78 percento dell’anno scorso). Le previsioni da questo punto di vista mostrano grande incertezza: il 26% dei partecipanti all’intervista prevede un miglioramento, il 37% ritiene che le condizioni rimarranno stabili e il 38% pensa che le cose peggioreranno.
L’Intelligenza Artificiale entra nella moda
Un aspetto di rilievo è l’importanza crescente dell’intelligenza artificiale nel settore della moda. Le nuove applicazioni emergenti dall’IA offrono molteplici opportunità in termini di progettazione e sviluppo dei prodotti. Tuttavia, nonostante il 73% dei leader dell’industria della moda preveda di dare priorità all’IA entro il 2024, solo il 5% degli intervistati si ritiene pronto a sfruttare appieno questa tecnologia. Questo dato sottolinea una carenza significativa di talenti nel campo dell’IA, rendendo la formazione e il reclutamento in questo settore una sfida chiave per il prossimo anno. Nell’ambito fashion l’adozione dell’AI sta producendo alcuni casi d’uso interessanti. Perciò sarà necessario che gli operatori della moda guardino oltre l’automazione ed esplorino il potenziale dell’intelligenza artificiale per migliorare il lavoro dei creativi umani.
Il boom dei viaggi internazionali
Un aspetto fondamentale emerso dal rapporto è l’aumento previsto dei viaggi internazionali nel 2024, con un previsto incremento del 10% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Questo trend offre molteplici opportunità per il settore della moda, poiché lo shopping spesso rappresenta una priorità per i viaggiatori. L’80% delle persone intervistate negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Cina ha pianificato di acquistare articoli di moda durante le vacanze, con il 28% di loro che prevede di aumentare le spese rispetto all’anno precedente. Inoltre, si prevede che le città di seconda fascia attireranno maggiormente l’attenzione dei viaggiatori, spingendo i marchi a investire in destinazioni meno turistiche rispetto alle grandi metropoli.
L’evoluzione dell’Influencer Marketing
Il rapporto McKinsey mette in luce anche l’evoluzione dell’influencer marketing. Sebbene attualmente il settore valga oltre 21 miliardi di dollari, si prevedono cambiamenti significativi. I consumatori mostrano segni di “stanchezza da influencer”, con una crescente insoddisfazione riguardo alla quantità di contenuti sponsorizzati sui social media. Nel 2024, l’attenzione si sposterà verso gli influencer più autentici e divertenti, con meno enfasi sul loro status di celebrità e sulla loro esperienza nel campo della moda.
La Moda sempre più fast
Sempre più veloci! Tendenze, preferenze, cambiamenti, il Fast Fashion sarà sempre più all’ordine del giorno. Con Fast Fashion si intende un settore dell’abbigliamento che realizza abiti di bassa qualità a prezzi molto ridotti, lanciando nuove collezioni in tempi brevissimi. La concorrenza nel fast fashion perciò sarà sempre più agguerrita che mai, player come Shein e Temu ormai dominano queste dinamiche, intervenendo sui prezzi e sull’esperienza di acquisto del cliente. Gli operatori del settore fashion più tradizionali sono chiamati ad adattarsi al nuovo contesto e alle mutate preferenze dei consumatori.
La tendenza Outdoor
Infine, una tendenza in crescita nel 2024 è rappresentata dall’abbigliamento outdoor, dalle sue caratteristiche tecniche, e dalla popolarità del trend “gorpcore” – un mix di funzionalità tecnica e stile moda. Emergente è anche il concetto di “quiet outdoor”, ispirato alla tendenza del “quiet luxury”. Questa estetica minimalista sta portando i marchi a ripensare le loro linee outdoor, con una maggiore enfasi su colori sobri e dettagli minimalisti, pur mantenendo l’aspetto tecnico dei materiali di alta qualità e innovativi. Un tema chiave sarà quello in cui le aziende manterranno un controllo saldo sui costi e sulle scorte, stimolando al contempo la crescita gestendo con precisione i prezzi. Marchi e fornitori possono aspettarsi un ambiente sempre più competitivo. Ma avranno anche opportunità, con i consumatori che scoprono nuovi stili, gusti e priorità, tutti percorsi che rappresentano percorsi per la creazione di valore.
Innovazione e tecnologie guidano il futuro
In conclusione, il 2024 si prospetta come un anno pieno di sfide e opportunità per l’industria della moda, con l’innovazione tecnologica e l’evoluzione dei gusti dei consumatori che plasmano il futuro del settore.
Tuttavia, si prevede una pressione sui redditi familiari, vedendo ridursi la domanda di abbigliamento. Ma ci sono eccezioni geografiche che possono offrire riparo: l’India, ad esempio, dove la fiducia dei consumatori ha raggiunto un massimo a fine 2023. Anche l’economia cinese sta affrontando sfide impegnative, ma i suoi consumatori mostrano una maggiore propensione a fare shopping di moda nel 2024 rispetto a quelli sia degli Stati Uniti che dell’Europa.
Un tema chiave sarà il rigido controllo dei costi e degli inventari. I marchi e i fornitori possono aspettarsi un ambiente sempre più competitivo, ma avranno anche opportunità, con i consumatori che scoprono nuovi stili, gusti e priorità.