Un palco che è un’opportunità unica: delle 648 startup che si sono esibite nelle città in cui si svolge annualmente la competizione, 95 hanno fatto exit o sono andate in Borsa
Nel 2008 Drew Houston ha soli 26 anni quando sale (e trionfa) su un palco prestigiosissimo, quello dello Startup Battlefield di TechCrunch. Oggi Drew di anni ne ha 34 e la sua “creatura”, Dropbox ha raccolto 1,7 miliardi di dollari, ha un valore sul mercato di ben 10 miliardi, e secondo gli analisti potrebbe essere la prossima IPO.
Oltre a Houston su quel palco sono salite alcune tra le migliori startup degli ultimi anni, come Yammer, il social network per aziende comprato da Microsoft per 1,2 miliardi. O Trello, l’app che facilita la creazione di progetti a distanza, acquistata da Altassian per 425 milioni di dollari. Insomma, quello della Startup Battlefield è un palco da cui è possibile sognare e non solo se si è nati in Usa. Le startup di tutto il mondo (early stage), anche quelle italiane, possono candidarsi alla competizione e puntare a vincere i tanti premi messi in palio, come l’assegno di 50mila dollari assegnato alla startup vincitrice.
Appuntamento dal 18 al 20 settembre a San Francisco
Immaginate di essere a San Francisco e di avere di fronte i venture più importanti al mondo, come Roelof Botha di Sequoia Capital, Fred Wilson di Union Square Ventures o Susan Lyne di BBG Ventures. Avete solo sei minuti per raccontare nel mondo migliore la vostra startup. Vi tremerebbero le gambe, non è così? Eppure dovrete farvi coraggio perché quel palco è un’opportunità unica. Lo dicono i numeri. Delle 648 startup che si sono esibite nelle città in cui si svolge annualmente la competizione (oltre a San Francisco, New York, Londra e Las Vegas) 95 hanno fatto exit o sono andate in Borsa. Progetti hitech che complessivamente hanno saputo raccogliere quasi 6,9 miliardi di dollari. E queste sono le buone notizie. Ce n’è una cattiva per chi sogna di presentare il suo pitch a Startup Battelfied: il processo di selezione. È talmente duro che solo il 3-6% delle startup che inviano la loro candidatura passano le selezioni.
Startup Battelfield: competizione e premi
La gara vede confrontarsi una trentina di startup che presentano la loro idea davanti agli investitori (alcuni li abbiamo accennati) ma anche ai Ceo di aziende. L’anno scorso madrina della competizione è stata Marissa Mayer, ex Yahoo!, dimessasi questo gennaio. Le startup concorrono per aggiudicarsi i premi messi in palio da TechCrunch.
Come dicevamo il più importante è sicuramente l’assegno da 50mila dollari. Oltre a questo ce ne sono tanti altri. Vi sveliamo due dei più prestigiosi:
– La possibilità di avere una copertura sui media della competizione: TechCrunch e su tutti i partner che trasmettono in diretta l’evento, come Facebook, Twitter e YouTube
– L’ingresso in Battelfield Alumni Community, un network che raggruppa i Ceo di tutte le startup che hanno gareggiato nella competizione. Una community nella quale trovare in modo gratuito consigli su come migliorare il vostro business.
Startup Battlefield: chi può partecipare
Non esistono grosse barriere all’ingresso. L’importante è avere un prototipo funzionante, essere in una fase early stage e non aver avuto una grossa visibilità sulla stampa internazionale. La competizione è aperta alle startup che operano nei settori più svariati (biotech, trasporti, hardware, software, payment…). Ma non esistono in genere dei comparti preferiti, rispetto ad altri. La gara è aperta a startup da tutto il mondo, anche se in genere il 30% dei partecipanti è selezionato nella città in cui avviene la competizione, l’altro 30% in Usa, mentre per il restante 40% TechCrunch favorisce startup provenienti dal resto del mondo. Le startup sono scelte sulla base del team, del prodotto e del mercato potenziale.
Startup Battlefield: i consigli per vincere
Sul web si sprecano i consigli che vengono offerti dagli ex startupper che hanno gareggiato nella competizione. Ne abbiamo individuati cinque che sono utili sia che voi saliate su quel palco (ve lo auguriamo), sia che siate su palchi meno prestigiosi (ma utili nel vostro percorso di crescita).
- Utilizzate la regola dei 30/90 secondi nel pitch. Introducete il problema che puntate a risolvere in 30 secondi se la vostra soluzione è estremamente semplice e in 90 secondi se è più complessa.
- Offrite almeno tre benefit. Siate bravi a individuare e raccontare almeno tre motivi per cui i consumatori dovrebbero trarre beneficio comprando la vostra soluzione sul mercato.
- Sottolineate la grandezza del mercato con un dato. Non esagerate con i dati sul mercato nella vostra presentazione. Sceglietene uno e mettetelo in evidenza.
- Siate memorabili. Invitate l’audience a provare il prodotto, offrite dolci al pubblico in sala, trovate un modo per essere ricordati.
- Siate credibili. Mostrate alla giuria perché siete il team giusto al timone del business. Qual è la vostra competenza nel settore?