La piattaforma di food delivery consentirà in venti mercati, fra cui l’Italia, di saldare la consegna direttamente col sistema della Mela. E fra le proposte arriva anche mercato Testaccio
Uber Eats, il servizio di consegne a domicilio di Uber, si fa più versatile. Da oggi integra anche la possibilità di pagare con Apple Pay, il sistema di pagamento di Apple disponibile su iPhone e iPad: arriverà in quasi venti mercati nel giro delle prossime settimana. Così si potrà saldare l’ordine in modo rapido, comodo e sicuro. Direttamente dall’applicazione per il cibo a casa o in ufficio.
La sicurezza di Apple Pay
Come noto, sicurezza e privacy sono al centro della filosofia di Apple Pay. Quando un utente memorizza una carta di credito o di debito con Apple Pay, i dati non vengono memorizzati sul dispositivo né sui server della Mela. Al contrario, viene assegnato un unico “Device Account Number”, criptato e memorizzato in modo sicuro direttamente nel dispositivo. Ogni transazione è autorizzata con un codice di sicurezza dinamico unico ed univoco. Insomma, tutto in locale.
In venti mercati, dagli Stati Uniti all’Italia
“I corrieri che, da quando abbiamo unito le forze nel 2014, si affidano ad Apple Pay sanno già che pagare in app con questo strumento è semplice come uno sguardo con Face ID o un tocco con Touch ID sul tuo iPhone. Non c’è bisogno di compilare manualmente lunghi moduli nell’account o digitare i dati di fatturazione” si legge in una nota diffusa da Uber Eats. Apple Pay arriverà per i clienti italiani oltre che in Belgio, Canada, Canada, Francia, Hong Kong, Irlanda, Giappone, Nuova Zelanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Paesi Bassi, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti. Basta tenere d’occhio l’applicazione per verificare l’avvenuta integrazione e tenere presente che Apple Pay funziona con iPhone 6, iPad Pro, iPad Air 2 e iPad mini 3 e successivi.
Uber Eats consegna anche mercato Testaccio
Fra l’altro, da poco Uber Eats ha allargato la portata delle sue consegne. Da qualche settimana chi abita a Roma può ordinare sulla piattaforma lo street food (ma presto anche altri prodotti) dei banchi dello storico (ma del tutto ricostruito) mercato di Testaccio della capitale. Dalla pizza gourmet di Casa Manco ai maccheroncini alla carbonara di Altro fino ai cannoli di Empori di Sicilia, le insalate di Zoè o i carciofi alla giudica di Pret a Porter.
Uber Eats nel mondo e in Italia
Nata nel 2014 a Los Angeles come progetto sperimentale, con 350 città raggiunte in 36 paesi nel mondo, in Italia Uber Eats è presente in nove città (Milano, Roma, Torino, Napoli, Firenze, Bologna, Trieste, Rimini e Reggio Emilia) ed offre il servizio a 2.500 ristoranti, per un totale di 165mila piatti disponibili sulla piattaforma.