Il ceo commenta su StartupItalia! l’operazione record da 7 milioni: “Narrazione distorta dai media, il governo ha fatto moltissimo, burocrazia inclusa”
Con un team di oltre 50 persone distribuito in 4 sedi tra Italia, USA, Regno Unito e Svizzera, in soli 6 mesi iGenius ha creato e messo sul mercato Crystal, il primo advisor virtuale di data intelligence in collaborazione con Facebook, Google e Twitter e chiuso il più importante aumento di capitale di Business Angel visto in Italia: 7 milioni di dollari. StartupItalia! ha intervistato il giovanissimo founder, Uljan Sharka.
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Intervista a Uljan Sharka
Avete appena portato a casa un cospicuo aumento di capitale: cosa significa per voi questo passaggio?
Questo passaggio per noi è una conferma che le cose stanno andando molto bene in quanto il capitale che ora abbiamo sul conto era condizionato a risultati molto specifici, già raggiunti con molto successo.
Come sarà investita questa nuova liquidità?
Quasi tutto il nuovo capitale sarà investito in risorse umane per accelerare lo sviluppo delle nostre tecnologie proprietarie.
Uljan Sharka, tu sei giovanissimo e guidi una società che vale svariati milioni di euro. Come ci si sente?
Sempre più responsabile nei confronti dei clienti, team e investitori – e sempre più motivato a passare alla fase successiva. Credo che questo sia un momento epico per l’umanità. Per la prima volta a prescindere dalla location abbiamo tutti lo stesso accesso alle informazioni quindi tutti le stesse opportunità per innovare, creare nuove imprese e dirompere mercati a livello globale. Siamo solo all’inizio dell’inizio. Mi sento molto fortunato a essere circondato e lavorare con persone fantastiche su tutte le fronti.
Guardando alla tua storia (hai iniziato a studiare informatica da solo, sei riuscito a farti largo tra mille avversità…) rispolveri un mito entrato in crisi: quello del ragazzino che parte dal proprio garage e raggiunge Wall Street. E’ una responsabilità notevole perché sei la testimonianza che gli happy end esistono ancora. Cosa ci puoi dire in merito?
Credo che per farcela servono sempre tutte le condizioni necessarie, ma senza una in particolare, “la vera passione” — quella per il lavoro che si fa a prescindere dai soldi — non si riesce ad andare lontani in un mondo cosi dinamico, veloce e competitivo. Mettere la passione prima di tutto è l’unico modo per superare tutte le difficoltà. Le altre condizioni anche se non esistono si possono creare!
E cosa ti senti invece di consigliare a tutti i giovani con un sogno nel cassetto affine al tuo? Quali errori consiglieresti loro di evitare?
Per la prima volta ogni cosa può essere messa in discussione nei fatti non solo con le parole. Come diceva Steve Jobs, tutto ciò che ci circonda è stato fatto da persone come noi e quindi persone come noi possono migliorare quello che già esiste o creare cose nuove. Riflettendo su quest’ultimi due anni consiglierei a tutti di non iniziare senza un piano solido e internazionale sin dal primo giorno. E senza aver trovato le persone giuste (purtroppo i sogni non si realizzano da soli) — tutto il resto è questione di tempo. Agire come startup ma pensare sempre come grande impresa.
Parole come Ai (artificial intelligence), Nlp (natural language processing), Ml (machine learning) e Ir (image recognition) stentano a entrare nel nostro vocabolario e pare lontano il momento in cui queste materie verranno insegnate a scuola: come giudichi la situazione italiana e cosa dovremmo fare per evitare che startup innovative come la tua non restino un caso isolato?
iGenius è presente in altri 3 Paesi oltre all’Italia. Premesso che in iGenius crediamo fortemente che non ci siano più confini nel settore digitale, per noi l’Italia come “framework” dove far partire e crescere un’azienda si è rivelata per assurdo per noi il miglior Paese sotto tutti i punti di vista: fiscale, risorse umane e qualità di vita. Molte persone pensano il contrario. Toccando con mano i vari ambiti burocratici dell’azienda credo che lo Stato abbia fatto moltissimo. E credo che sia compito dei media lavorare molto sulla comprensione della materia/settore per evitare di far passare concetti opposti alla realtà. Finché i media non si prenderanno questa responsabilità, a prescindere da tutto, la maggioranza delle startup partirà con informazioni incomplete o inesatte che mettono a rischio il sistema.
I media descrivono il web come un luogo rabbioso e rancoroso, zeppo di fake news e di insulti: Uljan Sharka, tu con Crystal hai modo di scandagliarlo in modo professionale. E’ davvero così oppure è preda di una minoranza molto rumorosa che tiene in ostaggio la parte migliore dell’umanità, che su Internet fatica però a farsi sentire?
Credo di aver risposto prima. Il fatto che tu mi stia facendo una domanda specifica sull’argomento è un’ulteriore prova di quando sia rilevante il tema.