Su CrowdFundme la campagna della pmi ha attirato l’attenzione di Bruno Farmaceutici spa che ha deciso di investire nel progetto che consente di diminuire tempi e costi delle sperimentazioni mediche
Il claim della società è «Democratizing simulations in healthcare», che tradotto in italiano e un po’ spiegato significa rendere democratico il processo che porta un farmaco, per fare un esempio, a poter essere commercializzato. Come? Se di solito servono anni per svolgere tutti i test clinici necessari e soprattutto è indispensabile investire notevoli capitali per portare a termine la sperimentazione, InsilicoTrials si propone di accorciare i tempi e diminuire i costi sfruttando i modelli e le simulazioni disponibili sulla sua piattaforma.
L’investimento di Bruno Farmaceutici Spa
L’azienda ha da poco lanciato una campagna di crowdfunding su CrowdFundMe che ha già raccolto 239mila euro a fronte dei 150mila posti come obiettivo iniziale. In particolare, ha attirato l’attenzione di Bruno Farmaceutici spa che ha deciso di investire e di diventarne socio, in una strategia di open innovation. «Abbiamo pianificato l’iniziativa dell’equitycrowdfunding con l’obiettivo di fare un altro passo verso la democratizzazione nell’uso della simulazione per lo sviluppo di farmaci e dispositivi medici. Abbiamo raccolto l’interesse di numerosi investitori e quando Bruno Farmaceutici spa ha investito abbiamo realizzato con piacere che gli algoritmi sulla tossicità cardiaca, l’assorbimento e diffusione del farmaco e i dispositivi medici finalizzati alla somministrazione del prodotto che In Silico Trials mette a disposizione erano l’elemento di decisivo per l’investimento da parte di un’azienda del settore estremamente innovativa che si pone l’obiettivo di puntare sulla ricerca e sviluppo come fattore di crescita in Italia e sui mercati internazionali», ha commentato Luca Emili, founder e ceo di InSilico Trials.
Accorciare i tempi dei test clinici
Il progetto si rivolge a enti di ricerca e altre aziende che lavorano nel settore dello sviluppo di farmaci e di prodotti medicali di diverso tipo. Sul sito ogni soggetto ha accesso a un’area software privata dove può attingere a una banca di modelli matematici e simulazioni che consentono di verificare le potenzialità di nuovi prototipi o nuove molecole. A fornire questi strumenti sono gli Scientific Provider, gruppi di ricerca e aziende. Il successo dell’iniziativa è stato sancito anche da un accordo siglato nel 2017 con la Food e Drug Administration statunitense per una collaborazione di cinque anni. La pmi collabora anche con l’Ema, l’ente che in Europa si occupa di farmaci.
Il vantaggio delle simulazioni
L’idea di non passare necessariamente per test di laboratorio e simulazioni reali per arrivare al lancio di un farmaco è stata attinta da altri settori, come quello delle automobili e degli aerei. Per fare un esempio dei risultati già raggiunti, basti pensare alla presenza sulla piattaforma di un modello per valutare il surriscaldamento di stent vascolari quando un paziente viene sottoposto a risonanza magnetica.