Aumento di capitale, sottoscritto da Barcamper Ventures e dal fondo parallelo Barcamper Ventures Lazio, per la piattaforma per l’erogazione di prestazioni sanitarie
VIS (Valore in Sanità) ha chiuso un round da 1 milione di euro sottoscritto da Barcamper Ventures e dal fondo parallelo Barcamper Ventures Lazio, il nuovo fondo gestito da Primomiglio, che vede come unico investitore la Regione Lazio, attraverso l’iniziativa Fare Venture, ideata e realizzata da Lazio Innova. Il fondo investe insieme a Barcamper Ventures su progetti imprenditoriali digitali, Internet e software in fase early stage e seed basati nel Lazio o che intendono basare le proprie attività o estendere la propria presenza nella regione Lazio.
Che fa VIS
check-up e Viscard. “VIS – ha spiegato Stefano Ronchi AD della startup – sta sviluppando una piattaforma innovativa per l’erogazione di prestazioni sanitarie integrative attraverso una rete che già oggi conta 500 strutture medico-sanitarie in tutta Italia con oltre 6 mila prestazioni erogabili agli utenti. L’investimento consentirà di allargare ulteriormente la rete di partner della piattaforma, rafforzare la tecnologia ed estendere il team della società basata a Roma”. VIS, che è nata due anni fa grazie ai finanziamenti Smart&Start di Invitalia, ha già sviluppato 2 prodotti: check-up personalizzati e Viscard, una carta che consente l’accesso a prestazioni a condizioni più vantaggiose. “Ci rivolgiamo al mondo dei fondi sanitari e delle casse di previdenza che impiegano i contributi per i loro dipendenti”.
Marketplace. La piattaforma si pone l’obiettivo di superare i 500 mila utenti entro i prossimi tre anni. “La nostra è un’idea di marketplace – ha spiegato Ronchi – da una parte ci sono le strutture sanitarie, ma anche terze parti che vogliono erogare servizi innovativi, come la genomica predittiva o come consulti e analisi a domicilio o in remoto. Vogliamo espandere VIS – ha aggiunto – anche al settore wellness e pet”.
L’Amazon dei fondi sanitari integrativi
In un’intervista rilasciata ad AskaNews Ronchi ha spiegato il quadro di riferimento della piattaforma: i fondi sanitari integrativi. “Fondi di settori o aziendali” ha spiegato, con alla base “un patto sociale tra datore di lavoro e lavoratore, per cui il datore di lavoro versa un contributo a questo fondo attraverso un accordo di lavoro collettivo o aziendale. E il lavoratore può dare una propria quota. Il fondo poi mette a disposizione risorse per tutti gli aderenti, con un principio di mutualità”.
Il futuro corre sul web. E VIS? Il settore dei “fondi sanitari integrativi – ha spiegato sempre Ronchi – non è mai stato attraversato dall’innovazione tecnologica del web. VIS vuole essere semplicemente una piattaforma come può essere Amazon, che però non è presente nel settore sanità. Noi vogliamo coprire questo vuoto per permettere a chi vuole usufruire a livello privato di prestazioni sanitarie per le quali non può accedere al pubblico, di poterlo fare a condizioni economiche vantaggiose, di beneficiare degli sconti e dall’altro lato poter usufruire della trasparenza che si trova tipicamente nelle recensioni, pensiamo a Booking”.
La rete al centro
La rete di partner nel settore medicale e del welfare è lo strumento che consente a VIS di offrire ai propri clienti la massima trasparenza nella scelta delle prestazioni e nella valutazione delle condizioni tariffarie. VIS inoltre offre un servizio digitale che consente efficienza nella prenotazione, gestione, erogazione e rendicontazione dei servizi ai propri clienti che sono principalmente casse previdenziali, fondi pensione ed enti dedicati al welfare delle persone e dei dipendenti aziendali.
Welfare, settore cruciale per il Paese
“VIS è un investimento strategico per i nostri fondi, in quanto il settore del welfare è cruciale per il Paese e le piattaforme integrate come VIS possono offrire un contributo fondamentale per migliorare la qualità dei servizi, riducendo sprechi e inefficienze. Con questo investimento rafforziamo la nostra presenza in Lazio, territorio che ci vede attivi anche grazie alla dotazione del fondo Barcamper Ventures Lazio” ha spiegato Antonio Concolino, Amministratore Delegato di Primomiglio che a valle dell’operazione entrerà a far parte del Consiglio di Amministrazione di VIS.
Condivisione delle risorse e cooperazione
VIS ruota attorno ad un sistema che utilizza i principi di condivisione delle risorse e di cooperazione tra soggetti pubblici e privati per rendere più semplice ed economico l’accesso ai servizi sanitari a condizioni economicamente vantaggiose e ha l’obiettivo di ottimizzare le prestazioni, semplificare i processi e ridurre i costi attraverso un approccio che si basa sulla messa in contatto diretto tra enti welfare e rete sanitaria.
Primomiglio a Roma
Primomiglio ha anche inaugurato ieri una nuova sede, a Roma (zona Prati). Oltre al fondo, che porta lo stesso nome (protagonista dell’aumento di capitale di VIS), la società di gestione del risparmio nelle scorse settimane ha lanciato un programma di scouting regionale, che ha l’obiettivo di individuare startup sia in fase seed (attraverso il programma di accelerazione Barcamper) che startup in fase early stage presenti sul territorio per effettuare investimenti complessivi pari a 14 milioni di Euro (attraverso appunto i due fondi Barcamper Ventures e Barcamper Ventures Lazio.
Quali startup cerca Primomiglio nel Lazio
I principali settori nei quali si concentra la ricerca sono: software, SAAS, industry 4.0, mobile, fintech e insurtech, marketing automation, Intelligenza Artificiale e Big Data, blockchain, security e digital fabrication.
“Siamo attivi da molti anni in Lazio e in tutta Italia con il Barcamper – ha detto Gianluca Dettori, founder e presidente di Primomiglio – ma oggi attraverso il fondo parallelo riusciamo a rafforzare il nostro team di investimento, essere presenti sul territorio Laziale e entrare in maggiore profondità nell’ecosistema dell’innovazione locale. Se tutte le principali regioni seguissero l’esempio di Regione Lazio si potrebbero mobilitare in Italia almeno 500 milioni di Euro di venture capital sfruttando la nuova programmazione Europea 2021-2027.”
Dalla selezione all’accelerazione
La selezione dei progetti. Il programma, realizzato in partnership con dpixel, prevede un percorso di selezione strutturato in 3 fasi: scouting, mentoring e accelerazione. Il percorso di scouting attraverserà, fino dicembre, tutta la regione Lazio e si terrà con appuntamenti negli Spazi Attivi della regione in 8 tappe. Per entrare nel radar di investimento di Barcamper Ventures Lazio è possibile inviare il proprio pitch online oppure fissare un incontro con il team di scouting in una delle tappe.
13o startup. Al programma di scouting “si sono già iscritte 130 startup – ha sottolineato sempre Dettori – il nostro team è in tour nel Lazio per incontrarle. Poi – ha spiegato – organizzeremo uno scouting day, per guardare a questi progetti più da vicino e in seguito inizieremo a decidere su quali investire”. Sulle peculiarità dell’ecosistema laziale delle startup Dettori ha detto: “Rispetto al mondo che osserviamo a Milano, si nota che ci sono pochi fondi di venture capital. Questa operazione potrebbe portare 200-300 milioni alle startup laziali nei prossimi 5-7 anni”.
Formazione intensiva. Il percorso di mentoring consiste in un programma di formazione intensiva, della durata di cinque giornate nel mese di dicembre e gennaio, dove gli imprenditori verranno supportati nel focalizzare la propria idea di business, strutturare la documentazione e il piano. Il mentoring si concluderà con una giornata in cui le startup selezionate presenteranno davanti al team di investimento di Barcamper e saranno selezionate per eventuali investimenti di accelerazione (30 mila euro) e seed (fino a 500 mila euro).
La spinta. Nella fase di accelerazione, della durata di 3 mesi (tra gennaio e marzo 2020), le startup individuate saranno affiancate in un percorso di sviluppo della propria startup e nel completamento del round di seed dal team di investimento di Barcamper Ventures e da mentor e investitori per aiutare gli imprenditori a passare alla fase di crescita successiva.