La startup che durante il lockdown ha permesso la continuità didattica nelle scuole aiuta gli istituti per il ritorno in classe in modalità mista
WeSchool, la piattaforma italiana che durante il lockdown ha permesso la continuità didattica in un quarto delle scuole secondarie, ha chiuso un aumento di capitale da 6,4 milioni di euro sottoscritto da P101, lead investor con i fondi P102 e ITA 500 – Azimut, Tim Ventures, CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione, Club Digitale e Club Italia Investimenti 2.
La startup dal 2016 aiuta i docenti con una piattaforma di classe digitale e con corsi sulle metodologie didattiche innovative. Con i suoi 1.7 milioni di utenti registrati, permette ai docenti di condividere materiali e video, fare esercizi e discutere con gli studenti. L’obiettivo è da sempre quello di innovare la didattica in aula con lavori di gruppo, test istantanei e metodologie come la “classe capovolta” in cui sono gli studenti – supportati dai docenti – ad essere al centro del processo di apprendimento.
Il team di WeSchool
Durante il lockdown, la piattaforma ha aderito al progetto che ha mosso i primi passi in risposta alla call del Ministero dell’Istruzione, e che ha visto alleati Cisco, Google, IBM, TIM e WeSchool per offrire supporto a insegnanti e studenti in tempi di scuole chiuse.
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La piattaforma infatti – unica italiana tra le tre indicate sul sito del Ministero dell’Istruzione – è stata utilizzata per la didattica a distanza, permettendo a più di 1 milione di utenti attivi ogni giorno da smartphone o da computer di non interrompere la continuità didattica.
“La didattica a distanza del lockdown, talvolta inefficace per mancanza di strumenti adeguati o perché ripeteva la dinamica frontale delle aule, ha avuto lo straordinario effetto di aumentare le competenze digitali di tutta la scuola italiana” – racconta Marco De Rossi, fondatore e AD di WeSchool – “Questo ci permetterà con il back to school di diffondere sempre di più il modello di didattica integrata in cui crediamo, in cui la tecnologia è usata sia in aula sia a casa ed è al servizio del docente per fare una didattica sempre più coinvolgente e cooperativa”.
“L’istruzione, la formazione digitale e la didattica integrata sono priorità per un’Italia che riparte” – ha commentato Francesca Bria, Presidente di CDP Venture Capital Sgr – “Ripensare la scuola, alla luce delle trasformazioni in corso, è fondamentale per il futuro del nostro Paese, per supportare il talento di docenti e studenti occorre rafforzare le nuove metodologie di apprendimento digitale. WeSchool si è messa al servizio della scuola con visione ed efficacia durante l’emergenza Covid-19 e siamo lieti di supportare una piattaforma italiana con forti capacità di crescita in un settore così strategico nella convinzione che l’istruzione e la conoscenza siano il cuore della democrazia”
Il nuovo CdA di WeSchool è composto da Marco De Rossi (AD), Andrea Laudadio (Presidente) per TIM, Andrea Di Camillo (P101), Anna Paola Concia e Salvo Mizzi.
“Il settore dell’educazione e della formazione in generale sono in profonda trasformazione: la vita sempre più digitale richiede che le competenze si formino in un ambiente coerente e flessibile. WeSchool rappresenta oggi la piattaforma all’interno della quale la didattica ed i suoi attori possono trovare quello che serve alla scuola nel suo complesso per questa evoluzione che il lockdown non ha fatto altro che accelerare” – commenta Andrea Di Camillo, Managing Partner di P101.
“TIM Ventures ha creduto fin dalla sua nascita in WeSchool, investendo dall’inizio nella nuova didattica innovativa che sta diventando sempre più importante“, dichiara Carlo Nardello, Presidente di TIM Ventures e Chief Strategy, Customer Experience and Transformation Officer di TIM. “La partecipazione alla crescita di una piattaforma che è oramai diventata una delle infrastrutture digitali della scuola italiana conferma ancora una volta il ruolo centrale di TIM nella digitalizzazione del Paese“.