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Da oggi, martedì 7 settembre, bitcoin ha valore legale a El Salvador, esattamente come il dollaro. Da mesi si attende questa data, a cui si è arrivati dopo l’approvazione della bitcoin law tanto voluta dal presidente Nayib Bukele. Stando a uno degli articoli della norma dalle prossime ore diventa possibile acquistare beni o servizi utilizzando la più famosa delle criptovalute. Come spiega anche il Financial Times, i cittadini del minuscolo paese centroamericano possono d’ora in avanti pagare le tasse, acquistare terreni o fare acquisti in bitcoin.

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Su StartupItalia stiamo seguendo l’evoluzione del mondo crypto e il caso di El Salvador sarà senz’altro ricordato perché non era mai successo prima che uno stato sovrano introducesse bitcoin come valuta legale. Per alcuni cittadini, magari i più giovani, questo potrebbe essere visto come un passo avanti per iniziare a investire su un asset sì volatile, ma comunque in crescita da tempo; d’altra parte c’è una buona fetta della popolazione che non ha gradito il nuovo corso e che è già scesa in piazza per protestare.

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I timori, come spesso accade con il mondo crypto, è che bitcoin possa essere utilizzato per attività criminali. A spaventare i cittadini di El Salvador è anche una scarsa consapevolezza dello strumento. E forse spinto da questi ragionevoli timori, il presidente Bukele ha garantito che opererà per l’inclusione e che, soprattutto, pensioni e salari continueranno a essere pagati in dollari americani. Tra entusiasmo e legittime paure il piccolo paese si appresta così a diventare un primo laboratorio di un’economia che accetta bitcoin.

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Non è improbabile che nei primi tempi ci potranno essere difficoltà e incomprensioni, come si legge su The Conversation. Stando alla bitcoin law, infatti, “ogni agente economico deve accettare bitcoin come pagamento quando gli viene offerto da chi acquista un bene o un servizio”. Saranno davvero tutti pronti?