L’azienda turca sembra comunque tra i soggetti più strutturati nel vecchio continente. Ma è finita la luna di miele degli scorsi anni
Getir, il gigante turco del food delivery, è in piena fase ripensamento in Europa. La società ha appena comunicato che dirà addio al mercato spagnolo dove finora è stata presente con la consegna di cibo a domicilio a Madrid, Barcellona, Valencia, Zaragoza, Siviglia e Malaga. La ritirata costerà il posto di lavoro a 1600 persone, tra rider, personale dei dark store e impiegati. Le ragioni di questa mossa originano dalle difficoltà nel generare utili. Ma non è l’unico Paese del vecchio continente in cui l’azienda ha deciso di fermare le attività.
Nei giorni scorsi Getir ha annunciato il ritiro anche dalla Francia, qui però per un altro ordine di ragioni. Una nuova legge identifica i dark store, ovvero quei mini magazzini cittadini dove vengono stoccati i prodotti pronti per essere consegnati in una manciata di minuti ai clienti, come magazzini e dunque sottoposti al controllo dei singoli municipi. Sfuma così il piano di investire 160 milioni di euro in Francia, dove i sindacati hanno però criticato l’addio di Getir, che lascerà a casa 1800 persone.
Alla luce di questo scenario sembrano davvero lontani gli anni di crescita forsennata del food delivery durante la pandemia, quando startup del calibro di Gorillas (l’unicorno tedesco acquisito poi dalla stessa Getir) tiravano la volata del settore. Nonostante tutto Getir sembra essere uno dei pochi soggetti destinato a resistere alla tempesta perfetta dell’ultimo anno e mezzo. Come si legge su Sifted il problema sta sia nell’inflazione sia nella difficoltà nel reperire capitali di rischio, benzina necessaria a scaleup e unicorni per continuare a crescere con l’obiettivo di raggiungere la redditività.