Tra i tanti fronti che il presidente USA Donald Trump ha aperto c’è anche quello rispetto all’accademia. Il tycoon ha preso di mira quelli che secondo il suo pensiero sarebbero poli universitari dove si diffonde la cultura woke e dove vengono portate avanti ricerche – come quelle sui cambiamenti climatici – non proprio in linea con l’agenda della Casa Bianca. Il caso più eclatante ha riguardato negli ultimi mesi Harvard. L’ateneo del Massachusetts, secondo il New York Times, sarebbe disposto a versare mezzo miliardo di dollari per chiudere lo scontro.

Trump VS Harvard: cosa è successo?
Negli ultimi mesi Trump si è scagliato contro le università americane dove a suo dire i vertici non farebbero abbastanza per contrastare gli episodi di antisemitismo. La Casa Bianca ha tentato di impedire l’iscrizione di studenti stranieri ad Harvard, mettendo in discussione le procedure adottate. Lo scontro prosegue e, come spesso accade con Trump, per chiudere una lite la soluzione della transazione economica è quella privilegiata dal presidente USA. Il caso dei dazi contro l’Europa è emblematico.

Di recente un’altra università, quella della Columbia, ha accettato di versare 200 milioni di dollari per riottenere i fondi da 400 milioni. Il presidente di Harvard Alan Garber ha deciso di opporsi alle richieste iniziali di Trump, che ha minacciato il blocco dei finanziamenti all’ateneo (2 miliardi di dollari). Nel frattempo le trattative tra l’amministrazione americana e Harvard sono proseguite e a giudicare dalle ultime indiscrezioni sembra che la questione possa concludersi con una transazione da mezzo miliardo di dollari.