Chi ha casa al mare potrà pagare meno tasse? La proposta arriva da parte del ministero dell’Economia che ha aperto nuove possibilità ai sindaci di alcuni comuni balneari. In particolare, potranno prevedere una tassazione più leggera, per esempio, «a chi ha case al mare e magari ci passa molti mesi, senza darle in affitto» o per le abitazioni inagibili. Ecco tutte le novità presenti nell’allegato al decreto siglato dal vice-ministro, Maurizio Leo, e già pubblicato in Gazzetta ufficiale.
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Che cosa cambia sull’Imu balneare?
Il ministero del Tesoro «ha fissato alcuni paletti entro i quali i Comuni possono agire e detta standard da seguire, non potrà essere superata l’aliquota massima». Per le amministrazioni, il documento rappresenterebbe la griglia dentro la quali muoversi. Così, da una parte, il testo rivede in modo più semplice alcune casistiche che erano già state individuate mentre da un’altra introduce per i sindaci la possibilità di tagliare l’imposta sullo stato del fabbricato lasciando spazio a esigenze locali e condizioni dei contribuenti.
Per le case al mare la chiave sarebbe nelle regole stabilite per gli immobili “a disposizione”. Secondo le indicazioni del ministero, sarebbero “abitazioni non locali e non concesse in comodato”, prevedendo, quindi, anche la possibilità di prevedere un numero di mesi l’anno nei quali l’immobile deve essere in questa condizione per prevedere una diversificazione delle aliquote.

