Ormai Jeff Bezos impiega globalmente 1milione di lavoratori. È come se tutta Milano lavorasse per lui. Ma la super gratifica riuscirà a far dimenticare le polemiche sulle condizioni di lavoro e sul rispetto dei diritti?
È emersa più volte, sui quotidiani, la notizia che Amazon tenda a non essere sempre troppo attenta ai diritti dei propri dipendenti, che globalmente hanno ormai raggiunto quota 1 milione. È come se tutta la città di Milano lavorasse per Jeff Bezos. Anche qui in Italia si è spesso parlato di ritmi troppo frenetici che avrebbero portato diversi magazzinieri ad avere attacchi di panico a più riprese.
Il reportage: 360 pezzi all’ora da smistare, dolori a muscoli e articolazioni
Due anni fa il Fatto Quotidiano riuscì a ‘infiltrare’ un proprio giornalista tra i lavoratori nello stabilimento di Castel San Giovanni (Piacenza) nel periodo caldo del Black Friday e del Natale: “In piedi da ore, sollevo una cesta dal nastro e me la metto davanti. Prendo il primo prodotto, lo scansiono e con una rotazione che a volte sfiora i 180 gradi lo metto a sinistra, in una delle dodici ceste che il computer mi indica. Prendo il prodotto successivo e obbedisco di nuovo al pc. Poi un altro ancora, veloce. La mente è svuotata, annullata dalla continua ripetizione degli stessi movimenti. Benché automatici, richiedono un’attenzione continua sulla singola azione. Se mi distraggo, metto i pezzi nella destinazione sbagliata e dovrò chiamare il problem solver”, raccontò l’autore nel proprio reportage.
E ora l’accusa di spiare i dipendenti attivi politicamente
Nelle ultime ore un’altra accusa tutt’altro che simpatica è piombata su Bezos. Secondo quanto riporta Motherboard, infazzi, Amazon, riesumando un inquietante maccartismo da Guerra Fredda, avrebbe spiato ossessivamente i dipendenti iscritti ai sindacati, a movimenti politici e persino ai Friday for Futures di Greta Thunberg evidentemente in quanto ritenuti pericolosi per l’organizzazione aziendale e l’efficienza garantite, è noto, in modo svizzero dall’algoritmo, che scandisce compulsivamente tempi e orari di lavoro.
La super gratifica
Forse anche per mettere a tacere tutte queste voci, Amazon ha annunciato a tutti i media lo stanziamento di 500 milioni di dollari come gratifica natalizia per tutti i dipendenti della logistica a causa del «lavoro straordinario» a cui sono costretti quest’anno, in occasione delle festività, per via dell’emergenza Covid. «In Italia, i dipendenti del settore logistico e i dipendenti dei fornitori, inclusi i corrieri che si occupano delle consegne di Amazon Logistics, che lavoreranno con noi dal 1 dicembre al 31 dicembre, avranno diritto a un riconoscimento economico di 300 euro lordi, se impiegati a tempo pieno e un importo riproporzionato, se lavorano con contratti part-time», ha detto Dave Clark, senior vice president delle Operations di Amazon.