Dopo Uber Eats, è in arrivo Uber Works con camerieri e guardie del corpo su richiesta. Lo rivela il Financial Times: “Uber cerca personale on demand e soprattutto con reperibilità al di fuori dei consueti orari di lavoro”
Uber Works sarebbe già in via di sperimentazione a Chicago, dopo una prima fase di test preliminare a Los Angeles. La nuova azienda dovrebbe operare come una startup interna, ma non è ancora chiaro quando sarà lanciata. Al momento, si sa soltanto che i tempi potrebbero essere a stretto giro, data l’assidua ricerca di personale da parte dell’azienda. Secondo il Financial Times, il lancio della nuova applicazione sarebbe finalizzato anche a convincere i nuovi investitori delle potenzialità della compagnia: non solo autisti dunque.
Nel 2019 infatti, la società hi-tech di San Francisco si dovrebbe quotare in borsa e ha necessità di presentarsi come una compagnia completa a trecentosessanta gradi, presente su differenti aree di mercato. Strategiche e innovative.
L’App di Uber per chi cerca lavoro a tempo
Uber Works è stata pensata come uno strumento capace di mettere in contatto aziende e professionisti (che offrono servizi). Offerta e domanda di lavoro che vanno dal cuoco al cameriere passando per il fabbro, l’idraulico e la guardia giurata.
In sostanza, Uber sta cercando personale con una forte motivazione per il lavoro on demand che si metta a disposizione per una reperibilità al di fuori dei consueti orari di lavoro: spesso di notte, nei fine settimana e nei giorni festivi.
Si parla, inoltre, del possibile coinvolgimento di società specializzate nel lavoro interinale. Ad esempio, proprio nell’Illinois, pare che Uber abbia un adeguato numero di autisti che potrebbero prestarsi a queste attività e, sommando ogni collaborazione, raggiungere un introito accettabile. In ogni caso è più probabile un approccio business-to-business che qualcosa rivolto direttamente all’utenza consumer.
Uber Works sarà guidata da Rachel Holt
Uber Works: La fornitura di personale di lavoro occasionale o temporaneo, sarà guidata da Rachel Holt, in Uber dal 2011, che affiancherà questa mansione alla responsabilità in qualità di VP and Head of New Mobility, la divisione che ha il compito di inglobare e incrementare i nuovi servizi di mobilità come biciclette, scooter, noleggio auto prevedendo anche l’integrazione del trasporto pubblico.
Uber non è solo un’azienda che produce taxi alternativi, realizzerà mezzi volanti e tanto tanto altro. Dichiara Dara Khosrowshahi, ex numero uno di Expedia, da oltre un anno alla guida della società,
Uber, cosa bolle in pentola
A confermare la spinta alla diversificazione del business, Uber ha messo in campo una serie di altre nuove iniziative in differenti settori. Tra queste, il lancio della sua nuova piattaforma che permetterà di spedire la merce, prenotando uno spazio con un solo click. La nuova piattaforma si integrerà con l’applicazione Uber Freight, con l’obiettivo di fornire a tutte le tipologie di caricare una connessione diretta con il vasto network di autisti.
Inoltre, la divisione Powerloop affitterà i rimorchi per trattori a vettori di piccole e medie dimensioni che utilizzano Uber Freight. Con questo obiettivo, Uber ha sottoscritto una serie di accordi con grandi spedizionieri, tra cui Budweiser brewer AB InBev, per utilizzare il servizio.
Altre indiscrezioni dicono che Uber stia valutando se separare le sue attività legate alla guida autonoma cedendone quote di minoranza ai partner che così potrebbero condividerne i grossi costi.