L’automotive europea è in crisi nera e i dazi non contribuiscono a migliorare lo scenario, né presente né futuro. Mercedes è fra le prime case automobilistiche ad annunciare una review per l’anno in corso mentre Volkswagen chiude il primo trimestre dell’anno con utili in pesante calo. Che cosa attende il settore dalle tariffe applicate dal presidente Trump?
Leggi anche: La medtech MGShell, operativa nel trattamento oculare, ha chiuso un round da 1.14 milioni di euro. I dettagli
I conti di Mercedes
La big tedesca delle berline di lusso ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un calo dei ricavi del 7,4% a 33,2 miliardi di euro, a fronte di una diminuzione delle vendite del 3,6% a 446mila unità, in particolare quelle elettriche (-14,3% a 41mila unità). Il risultato operativo (EBIT) è crollato del 40,7% a 2,3 miliardi e l’utile netto del 42,8% a 1,73 miliardi di euro mentre la generazione di cassa, invece, risulta in crescita a 2,3 miliardi (+5,6%).
La liquidità netta del gruppo è pari a 33 miliardi, e la stessa Mercedes ha classificato come «sufficiente per gestire l’attuale fase di incertezza», ma le previsioni per il 2025 non sono più quelle attese. E Mercedes attribuisce la colpa ai dazi annunciati dagli USA, che a detta della casa automobilistica si sono deteriorato la situazione, prevedendo «impatti significativi» non attualmente quantificabili.
Volkswagen e i dazi
Anche la connazionale Volkswagen accusa il colpo dei dazi in portafoglio. Il primo trimestre dell’anno ha chiuso con utili in pesante calo, anche se la big dell’auto tedesca segnala un recupero di consegne e ricavi, grazie al buon andamento delle vendite in Europa e America Latina. Ma l’incognita delle tariffe USA pesa anche sulle prospettive del 2025.
Volkswagen ha riportato nel 1° trimestre un aumento delle consegne dell’1% a 2,1 milioni di veicoli, mentre i ricavi sono aumentati del 2,8% a 77,6 miliardi, grazie alla crescita registrata in Europa (+4%) e Sud America (+17%) che ha controbilanciato il calo in USA (-2%) e Cina (-6%). Il risultato operativo (EBIT) è calato del 37% a 2,87 miliardi, pari a un margine del 3,7%. I risultato sconta poste straordinarie per complessivi 1,1 miliardi di euro, Al netto delle voci nono ricorrenti, l’EBIT si attesta a 4 miliardi, con un margine che salirebbe al 5,1%.
Il flusso di cassa netto nel primo trimestre del 2025 è negativo, ma superiore a quello dell’anno precedente, influenzato per 0,7 miliardi di euro da fusioni e acquisizioni e per 0,5 miliardi di euro da esborsi relativi a misure di ristrutturazione.
Per il 2025, il gruppo Volkswagen prevedeva un fatturato in crescita fino al +5%, e un margine operativo sulle vendite tra il 5,5 % e il 6,5%. Ma le previsioni non hanno tenuto conto dell’impatto delle tariffe USA. Sebbene il Gruppo abbia previsto un tasso di investimento compreso tra il 12% e il 13% nel 2025, per un flusso di cassa che nel 2025 dovrebbe attestarsi tra 2 e 5 miliardi di euro e una liquidità netta per l’anno in corso tra 34 e 37 miliardi di euro, sulla base dei possibili scenari futuri, il Gruppo Volkswagen prevede che il ritorno operativo sulle vendite, il flusso di cassa nel settore automotive e la liquidità tenderanno verso la parte inferiore degli intervalli.