Una super tassa da circa 16 miliardi collegata alla “One Big Beautiful Bill Act”, ovvero la legge di bilancio per il prossimo anno voluta da Donald Trump, pesa sui conti di Meta, rovinando una trimestrale altrimenti brillante.
Meta ha infatti superato le attese sugli utenti e sulla pubblicità: 3,54 miliardi di persone utilizzano quotidianamente le sue app, mentre le vendite pubblicitarie hanno raggiunto 50,08 miliardi.
Nel terzo trimestre, i ricavi sono saliti del 26% a 51,24 miliardi di dollari, contro i 49,41 miliardi stimati, segnando la crescita più sostenuta dal primo trimestre 2024. L’utile per azione rettificato si è attestato a 7,25 dollari, ben sopra i 6,69 dollari previsti dagli analisti.
Continuano i problemi in Reality Labs
La divisione Reality Labs, dedicata ai visori e ai dispositivi per la realtà virtuale e aumentata, ha registrato una perdita di 4,4 miliardi su vendite per 470 milioni. Le vendite del quarto trimestre dovrebbero calare rispetto all’anno precedente, in assenza di nuovi visori sul mercato.
Le azioni Meta restano in crescita di oltre il 45% da inizio anno, sostenute dal forte impegno nell’intelligenza artificiale e dal lancio dei nuovi occhiali smart Ray-Ban Display, già esauriti.
In Meta aumento dei costi in vista?
Meta prevede ricavi per il quarto trimestre compresi tra 56 e 59 miliardi di dollari, un intervallo che supera il consensus di mercato. Tuttavia, la società ha rivisto al rialzo il limite inferiore delle spese annuali, ora attese tra 116 e 118 miliardi, contro la precedente forchetta di 114-118 miliardi.
Il CEO Mark Zuckerberg ha spiegato che la crescita dei costi riflette l’aumento della domanda di potenza di calcolo necessaria per le iniziative di intelligenza artificiale e l’espansione delle infrastrutture cloud. Meta prevede ora spese in conto capitale per il 2025 tra 70 e 72 miliardi, rispetto alla precedente stima di 66-72 miliardi.

