«Stiamo lavorando su questa misura perché la volontà è di farla entrare in manovra». A parlare è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso rispetto alla proposta del Piano Casa, caldeggiata dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini. Secondo quanto si legge sul Corriere della Sera, l’iniziativa dovrebbe svilupparsi in due fasi, prevedendo anche la costruzione di nuove case, operazione che secondo gli esperti permetterebbe di calmierare il mercato degli affitti.
Piano Casa: cosa contiene la proposta?
Il motivo per cui Confindustria spinge per il Piano Casa è che diverse aziende lamentano le difficoltà di assumere lavoratori che non abitano abbastanza vicino alla sede. Di fronte all’ipotesi di un trasferimento ci si scontra inevitabilmente con i costi degli affitti, che non tutti possono permettersi.
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Il Governo potrebbe dunque in una prima fase aiutare da un punto di vista fiscale assunzioni di questo genere, aprendo poi alla possibilità per le imprese di costruire case e appartamenti in aree demaniali, da destinare poi ai propri dipendenti con procedure più rapide. Nell’immediato però cosa si potrebbe fare?
Il fringe benefit, ossia la forma di remunerazione non monetaria per i dipendenti, prevede un tetto di 2mila euro esentasse. Cifra ovviamente non compatibile con il pagamento di un affitto. Si potrebbe allora aumentare il tetto, oppure prevedere uno sgravio per le imprese che destinano queste risorse per convincere le persone a farsi assumere, cambiando casa.