Token, una recente indagine di Visa sull’empowerment dei consumatori ha rivelato che meno di un terzo dei consumer, a livello globale, sente di avere il controllo dei propri dati e solo poco più di un terzo comprende davvero come questi vengono utilizzati. Tuttavia, i token possono aprire una nuova era di personalizzazione e sicurezza, in cui i consumatori controllano i propri dati e approvano quando e dove condividerli, verso un’esperienza più personalizzata. Il token è pensato anche come uno strumento anti-frode, aiutando gli esercenti e le piattaforme di commercio a utilizzare i dati in modo trasparente e lasciando, al tempo stesso, il controllo alle persone, che decidono chi può accedere ai loro dati (e quando l’accesso debba essere revocato) e come questi dati possano essere utilizzati.
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Token come strumenti anti-frode
Secondo la ricerca, la tokenizzazione ha anche comportato un aumento di sei punti percentuali nei tassi di approvazione dei pagamenti a livello globale. Grazie anche alla transizione digitale durante la pandemia, l’adozione dei token ha subito una forte accelerazione negli ultimi quattro anni. Oggi, oltre 8.000 issuer sono abilitati alla tokenizzazione, con più di 200 mercati che utilizzano questa tecnologia a livello globale. Secondo la ricerca, nel complesso, questa tecnologia può ridurre il tasso di frode fino al 60%, garantendo anche alle aziende un maggior numero di transazioni approvate. Grazie all’intelligenza artificiale, i token dati di Visa consentono ai consumatori di visualizzare, acconsentire e revocare l’accesso alla condivisione dei dati direttamente dalla loro applicazione bancaria.
I numeri di Visa
Secondo le stime, i token Visa hanno generato più di 40 miliardi di dollari di ricavi incrementali per le aziende a livello globale e hanno permesso il risparmio di 650 milioni di dollari di frodi nell’ultimo anno. Negli ultimi 12 mesi, oltre 1 milione e mezzo di esercenti in ambito e-commerce hanno effettuato transazioni con i token Visa quotidianamente. Visa ha, inoltre, annunciato di aver emesso più di 10 miliardi di token dal lancio della tecnologia nel 2014 e, negli ultimi 10 anni, di aver migliorato la sicurezza dell’ecosistema dei pagamenti grazie alla tokenizzazione, che può essere incorporata in qualsiasi dispositivo, rendendo i pagamenti digitali più sicuri e virtualmente inaccessibili ai truffatori.