Con 84 round di finanziamento e 11 exit, cresce la raccolta a livello Seed, a discapito dei round Serie A e superiori. Il trend è in linea con i dati relativi all’anno scorso
Quello dei Venture Capital è un mercato in crescita in Italia. Con 201 milioni di euro investiti in startup e Pmi innovative nei primi tre mesi del 2023, raccolti in 84 round di finanziamento, il trend si attesta sulla stessa linea degli ultimi mesi del 2022. In questo primo periodo preso in analisi, sono in aumento le raccolte a livello Seed, a discapito dei round Serie A o superiori. Undici sono le exit. I numeri emergono dall’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia realizzato da Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance. Giunto alla quinta edizione, l’Osservatorio fotografa trimestralmente l’andamento degli investimenti e i trend nell’ecosistema del Venture Capital confrontando il contesto europeo e quello italiano.
«Pur tenendo sempre conto delle dimensioni più ridotte dell’ecosistema italiano rispetto a quelli di altri Paesi europei, va notato come il nostro Paese stia dimostrando di reggere meglio di altri alle ripercussioni delle tensioni economiche, ricalcando una dinamica già emersa confrontando i dati 2022 rispetto al 2021, che avevano registrato una crescita anno su anno del 48% – commenta Francesco Cerruti, direttore generale di Italian Tech Alliance – L’aumento di interesse da parte di investitori internazionali conferma che il nostro Paese ha tutto il potenziale per divenire sempre più protagonista a livello europeo in questo ambito».
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Venture Capital sotto analisi
L’Osservatorio presentato presso le OGR di Torino e ospitato da LIFTT e Azimut, descrive un mercato italiano del VC in linea con i trend dell’anno scorso e un numero di round in crescita del 5% rispetto al 2022, mentre in Europa segna un rallentamento, già iniziato lo scorso anno. Sono stati, infatti, annunciati 1.571 round, in calo del 39% rispetto al 2022, per una raccolta complessiva di 11 miliardi, segnando un -14% rispetto al 2022. Nel primo trimestre del 2023, in Italia i round seed risultano al vertice sia per numero di operazioni (50) che per ammontare raccolto (91 milioni). Si sono anche registrati 17 round Pre-seed, 14 Serie A e 3 Serie B. Rispetto al 2022, l’incidenza sulla raccolta dei round early stage (Seed e Pre-seed) è aumentata mentre quella dei round Serie A e Serie B è diminuita. Per quanto riguarda i singoli settori, Smart City è quello che ha totalizzato il maggior numero di round, seguito dalle Life Sciences. Analizzando l’ammontare investito, invece, troviamo in testa il Fintech, con 55,6 milioni di euro raccolti. A seguire, il Deep Tech con 39,7 milioni e Smart City con 25,9 milioni.
«Dopo il record storico per ammontare investito, gli investimenti complessivi in Venture Capital in Italia gioveranno dell’ammontare più alto mai avuto a disposizione di dry powder, dalla verticalizzazione e dalla nascita di nuovi fondi VC, ma saranno influenzati dalla presenza di mega round e dall’evoluzione del contesto macroeconomico – spiega Fabio Mondini de Focatiis, founding partner di Growth Capital – Ci aspettiamo, inoltre, che il 2023 possa essere un anno molto dinamico per le operazioni di M&A, sfruttando la significativa riduzione dei multipli in particolare in alcuni settori».
Chi sono gli investitori
L’analisi dei top 5 deal del trimestre evidenzia come non siano stati registrati “mega round” mentre quattro round su cinque abbiano visto l’esclusiva partecipazione di investitori nazionali. In testa, Alps Blockchain (Seed, 40 milioni), seguita da HT Materials Science (Serie A, 14 milioni), Caracol (Serie A, 11 milioni), BeDimensional (Serie A, 10 milioni) e Resalis Therapeutics (Serie B, 10 milioni). Il monitoraggio delle exit, ha registrato 11 eventi di liquidità, in linea con l’ultimo trimestre dello scorso anno. In particolare, si contano 10 M&A e 1 IPO sul mercato Euronext-Growth.