Ha formato più di 3.000 studenti il progetto partenopeo dedicato allo studio del coding. Ora punta a conquistare anche Palermo
L’anno accademico alla Apple Developer Academy si è appena concluso con la consegna dei diplomi a più di 300 studenti. E da poco il programma Foundations, che ha formato più di 3.000 studenti in Italia sul coding, è stato esteso anche al di fuori della regione Campania grazie a una nuova collaborazione con l’Università di Palermo. Se il futuro di questi giovani talenti è ancora tutto da scrivere, alcuni si sono già cimentati in una serie di percorsi imprenditoriali. Il 28 e il 29 giugno, all’Università Federico II di Napoli si è tenuta la Future Fair alla quale hanno partecipato oltre 100 aziende, molte delle quali fondate da ex studenti dell’Academy.
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I progetti di Apple Academy Italia
Nel 2016, Apple ha scelto Napoli per aprire la sua Developer Academy con la mission di aiutare aspiranti imprenditori, coder e creatori ad acquisire le competenze necessarie per trovare e creare lavoro nelle app iOS. Da allora, l’Academy di Napoli ha accolto oltre 2.000 studenti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo e proprio lo scorso autunno è stata annunciata l’estensione della partnership con la Federico II fino al 2025. In questo vivace contesto, un ruolo fondamentale è giocato dai programmi Foundations nel preparare il terreno per i futuri studenti dell’Academy. Grazie a 6 partner presenti nella Regione Campania, che sono attivi dal 2016, il coding è oggi accessibile a centinaia di studenti. Sono oltre 3.000 gli studenti che hanno partecipato a programmi Foundations in Italia, dal suo lancio nel 2016. E a partire dal nuovo anno accademico, il programma Foundations viene esteso anche alla Sicilia, grazie alla collaborazione con l’Università di Palermo.
Da studenti a imprenditori
Secondo gli ultimi dati diffusi da Apple, in Europa, l’economia delle app iOS sostiene attualmente più di 2,4 milioni di posti di lavoro e, in Italia, sono 85.000 gli addetti al settore. La Future Fair, organizzata dalla Federico II, ha dato modo di fare un matching tra le proposte di studenti ed ex studenti dell’Academy che hanno intrapreso carriere in campi quali l’UX/UI design, il project management con oltre 100 aziende che erano presenti all’evento. Tra queste, ASOS. Marco Bellinaso, Principal Architect del team, ha spiegato che cosa è cambiato dal 2017, l’anno in cui iniziò a frequentare la Future Fair: «Dopo la prima partecipazione nel 2017, ASOS ha continuato ad essere presente agli eventi annuali dell’Academy. Questi ci danno l’opportunità di incontrare studenti che hanno sia il classico background accademico ma anche esperienza con applicazioni real-world, tecnologie all’avanguardia e competenze di design e product management. Gli sviluppatori che abbiamo assunto sono stati preziosi per il nostro team fin dall’inizio e hanno contribuito efficacemente al successo della nostra app, utilizzata da oltre 20 milioni di utenti».
Tra i partecipanti a questa ultima edizione c’è stata anche Quadronica. «Abbiamo visto ragazzi e ragazze incredibilmente motivati e focalizzati sui progetti in cui erano coinvolti – spiega Nino Ragosta, CEO & Founder di Quadronica – La Apple Developer Academy significa tanto per questa città. Ormai è un punto di riferimento che in pochissimi anni ha saputo radicarsi sul territorio offrendo, da un lato, opportunità concrete di crescita e sviluppo personale a chi la frequenta e, dall’altro, un bacino di professionisti e professioniste in erba che hanno avuto un ottimo imprinting di base e che hanno le giuste motivazioni per affrontare le sfide professionali quotidiane del nostro secolo. Per quanto riguarda il nostro business, che si sviluppa attorno alla piattaforma Leghe Fantacalcio, l’App Store ci ha aiutato a far crescere il nostro prodotto, sia in termini quantitativi di entrate con le subscription e tutte le opzioni di analisi e promozione che offre, ma anche e soprattutto da un punto di vista qualitativo guidandoci verso l’innovazione del nostro business in una maniera ancora più accurata e rispettosa dell’utente finale».