«Penso che la nostra storia possa essere di grande ispirazione per le giovani imprenditrici e imprenditori che vogliono lanciare un business nel Mezzogiorno. Siamo partiti dalla Sicilia, con poche risorse, oggi riusciamo a competere con i giganti della Silicon Valley». Roberta Pellegrino, Co-Founder di Ludwig, sarà tra le ospiti della illimitHER South Marathon, in programma il 17 settembre. Di Ludwig, il motore di ricerca delle frasi in inglese, vi abbiamo già parlato su StartupItalia. Fondata nel 2014 a Palermo, la startup conta sul sito tre milioni di visite uniche al mese tra professionisti, studenti e utenti che possono verificare se una frase di 78 caratteri in inglese sia scritta davvero come “Dio comanda”.
Roberta Pellegrino, i piani di Ludwig
Dandovi appuntamento all’evento di settembre, abbiamo chiesto a Roberta quali sono i prossimi step dell’azienda che, lo ricordiamo, aveva vinto la Startup World Cup Regional Final al SIOS19 in collaborazione con Università Bocconi. «Abbiamo appena aperto una sede in Cina, a Shanghai, per localizzare il servizio in maniera completa. Si tratta del progetto più grande che abbiamo finora. Il Sud-Est asiatico rappresenta un mercato di grande potenziale».
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Entro i prossimi 12 mesi Ludwig cambierà radicalmente come ci ha spiegato la Co-Founder. «Offriremo un servizio sempre più customizzato in base alle esigenze linguistiche degli utenti. Il nostro database è aggiornato con fonti attendibili su cui si basa l’algoritmo. Presto però sarà anche l’utente stesso a poter inserire le proprie fonti di riferimento, per migliorare ancora di più le performance del software e la user experience».
In un momento storico decisivo per la ripresa, il Mezzogiorno ha di fronte a sé sfide molteplici e problemi con i quali, inevitabilmente, anche l’ecosistema startup deve fare i conti. «Tutti conoscono gli aspetti negativi dell’avviare un’impresa al Sud – ha concluso Roberta – noi, però, crediamo che il digitale possa favorire la nascita di business agili e scalabili. La mancanza di risorse iniziali non è un problema, anzi: nel nostro caso, ad esempio, ci ha portati a un livello di impegno tale che alla fine ce l’abbiamo fatta a trovare la nostra strada anche per competere a livello globale».