Il prof tiktoker Sandro Marenco ci dà 7 consigli per affrontare al meglio gli esami che stanno per arrivare per milioni di studenti. E che, come si sa, non finiscono mai. Ma come vincere la sfida? Studio, preparazione, concentrazione, condivisione… la ricetta per farcela
Sarebbe davvero un peccato essere arrivati fin qui e non riuscire a dare il massimo alla prova finale: l’esame di Stato, o Maturità. Allora, ragazzi, dobbiamo parlarci chiaro e affrontare insieme tutto il periodo che precede quel giorno e l’esame stesso. Io sono convinto che insieme tutto faccia meno paura. Del resto, io insegno inglese: guardate la parola TOGETHER e provate a scomporla, otterrete che per arrivare da qualche parte ci si arriva insieme (to get there). E allora, partiamo.
Pensiamo alle cose pratiche da fare nei giorni prima degli scritti dell’esame di Maturità.
Primo step, il ripasso “organizzato”
Se non lo avete ancora fatto, è arrivato il momento per prendere i vostri appunti o libri e riassumere in pochissime righe gli argomenti che dovrete portare all’esame. Cercate di individuare le parole chiave e sottolinearle affinché balzino subito all’occhio quando le riprenderete, prima dell’orale. Organizzatevi le pagine ognuno secondo un vostro schema mentale che vi aiuti a ragionare con facilità e che vi dia sicurezza: non deve per forza seguire le materie e i programmi. Seguite le connessioni che vi suggerisce la vostra testa, il vostro istinto, così non le dovrete imparare a memoria, perché sono già vostre.
Il tema
Da insegnante di lingue credo di non sapervi dare chissà quali nuovi consigli utili, perché sono certo che l’abbia già fatto il vostro docente di lettere. Uno però ve lo voglio dare: non scartate a priori nessuna delle tracce che vi verranno proposte quel giorno. Leggetele tutte e, per ognuna, scrivete una lista di cose che vi suggerisce quel tema. Magari ne sceglierete un altro, però forse quei ragionamenti vi serviranno anche per svolgere la traccia che vi sembra più adatta a voi. Fate che ogni tema sia una piccola fonte di ispirazione per scrivere poi il vostro tema. Prendetevi il tempo necessario e, se non vi viene in mente proprio niente-niente, provate a guardare in faccia la vostra paura, dicendole che quello non è il momento per fare la protagonista, respirate, bevete un po’ d’acqua, pensate a qualcosa di bello e se ancora non dovesse arrivare l’ispirazione andate avanti, passate oltre ma poi, prima di incominciare a scrivere il vostro tema, ritornate su quella traccia che avete accantonato e vedete se adesso ha qualcosa da dirvi, se tace anche adesso allora non pensateci più.
La seconda prova dell’esame di Maturità
Beh, direi che non dobbiamo temerla troppo. E’ stata preparata dai prof della vostra scuola che, insieme, hanno guardato il programma svolto dalle varie classi e quindi non troverete argomenti che non avete svolto. Lo stile sarà pressoché simile a quello a cui siete abituati. Nessuna paura per questo perché, anche se magari non ve ne siete accorti, i vostri prof vi hanno preparati per tutto l’anno per farvi arrivare pronti a questo momento. Dovete fidarvi di loro e darete il massimo.
Maturità tra scritti e orale
Probabilmente vi sarete confrontati con i vostri compagni, avrete scoperto di aver fatto qualche errore, vi sarete accorti di aver dimenticato di scrivere nel tema quella cosa che avrebbe potuto spiegare meglio il vostro pensiero alla Commissione. Ok, è tutto normale: andrà bene quello che ormai avete scritto. Guardate avanti. Se ne avrete l’occasione lo direte al termine dell’orale.
La notte prima dell’orale
Sarete sicuramente colti da emozioni nuove, un misto tra paura, agitazione, felicità e tristezza. Quella è la sera in cui voi dovrete stare solo lì ad ascoltarvi. Non è più il momento di ripassare, mettete da parte tutti i libri e gli appunti. E’ il momento di rilassarsi, di godersi il momento. Ascoltate tutte quelle emozioni e ricordate che, proprio per la loro essenza eterea, così come sono arrivate se ne andranno. Guardatele come se fosse un film. Non fatevi guidare da loro, vivetele in pieno lasciandole scorrere. Piangete se volete piangere, ridete se vi va di ridere, fate ciò che sentite: va tutto bene.
Il look per la Maturità
E’ vero che l’abito non fa il monaco, ma è altrettanto vero che certe situazioni/contesti hanno un proprio dress code. Andare all’Esame di Stato non è certo come andare in piscina o in discoteca. Esattamente come non vi vestireste eleganti per andare ad una grigliata con gli amici, ecco, è la stessa cosa. Scegliete qualcosa che vi rappresenti, esprimetevi anche attraverso il look. Eviterei scelte troppo appariscenti, quello è il vostro momento, non quello dei vostri vestiti. Fatevi vedere per la vostra bellezza di ragazzi in gamba, quella va aldilà di tutto. Pensateci quando sceglierete che cosa mettervi: noi vogliamo vedere chi siete voi perché è lì la vostra meraviglia.
L’orale dell’esame di Maturità
Me lo saprete dire, quei momenti che passerete in corridoio con i vostri compagni prima di entrare sembreranno infiniti. Avrete tante emozioni, ma la più forte sarà sicuramente quella del “raga, non so più niente…”. E vi sembrerà davvero di non ricordare nulla ma ricordate che quella sensazione ha un nome: paura tendente al terrore. Ripetetelo come fosse un mantra “è solo paura, è solo paura, è solo paura”. Voglio dirvi che i Commissari che saranno seduti davanti a voi non sono lì per giudicarvi ma per ascoltarvi, non hanno nessuna intenzione di distruggervi. I prof che vi ascolteranno hanno un solo desiderio: che voi possiate dare il meglio e faranno il possibile affinché questo accada.
Concludo con un consiglio pratico: quando riceverete l’input, il cosiddetto materiale preparato e scelto dalla Commissione non abbiate frette di iniziare a parlare: prendetevi qualche minuto per pensare, per ascoltarvi, per connettere tra di loro gli argomenti delle diverse materie e solo dopo aver fatto tutto ciò… prendete fiato, schiaritevi la voce e iniziate il vostro colloquio, andando dove vi porta l’istinto.
Frasi da evitare assolutamente: “adesso passo a Storia” oppure “a questo punto continuerei con Inglese” oppure “per Arte non ho trovato nessun collegamento”. Conducete un colloquio fluido e lineare e soprattutto ricordate che in quel momento noi vogliamo vedere i tuoi occhi che brillano e che esprimono la fierezza per quello che stanno facendo.
In bocca al lupo ragazzi, faccio il tifo per voi.
Dimenticavo: quando vi alzate per uscire, mettete a posto la sedia. Non è fondamentale, ma potrebbe aiutare a rendere migliore la conclusione del vostro Esame.