L’accordo tra MIUR e Regione Sicilia prevede anche l’apertura delle scuole durante il pomeriggio. Si partirà dall’Istituto Giovanni Falcone di Palermo
Scuole aperte durante il pomeriggio e sportelli scolastici di ascolto. Questi sono solo alcuni punti del progetto del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca e della Regione Sicilia, per contrastare la dispersione scolastica in Sicilia. Nei giorni scorsi a Palermo è stato siglato l’Accordo di Programma per il potenziamento della formazione rivolta agli studenti siciliani. Formazione che parte necessariamente dal tentativo di far trascorrere gli alunni più tempo a scuola. L’accordo è stato presentato all’Istituto Comprensivo Statale ‘Giovanni Falcone’ di Palermo dal ministro Marco Bussetti e dal Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Scuole aperte di pomeriggio e sportelli di ascolto
La sperimentazione prevede l’apertura delle scuole nel pomeriggio in modo da consentire agli alunni di potenziare le discipline ma anche di rafforzare la conoscenza delle sempre più necessarie lingue straniere. Inoltre, l’apertura pomeridiana sarà anche un modo per poter offrire agli studenti la possibilità di fare sport o teatro. È anche prevista la creazione di sportelli scolastici di ascolto e di orientamento professionale. Si cercherà anche di formulare un approccio didattico innovativo per lo studio delle scienze, della tecnologia e della matematica.
Il tentativo è insomma quello di creare una sorta di seconda casa all’interno dell’istituzione scolastica, per fare in modo che gli studenti siciliani crescano nel nome di un’istruzione innovativa e non abbandonino la scuola. Una iniziativa sicuramente degna di lode, nonostante i vari problemi in cui versi – in generale – l’istituzione scolastica. Il rafforzamento delle discipline scolastiche che riguardano la scienza e la tecnologia, poi, costituisce sicuramente una spinta in più per rendere la Sicilia un laboratorio di idee e di innovazione.
In Sicilia, alto tasso di dispersione scolastica
“Avviamo un’importante collaborazione grazie alla quale la Sicilia diventa laboratorio del Sud Italia – ha dichiarato il Ministro Marco Bussetti – Siamo nella Regione con il tasso più basso di tempo pieno: solo il 7,17% degli studenti ne fruisce. A fronte di una media nazionale del 34,76%. E le cose non migliorano quando parliamo di dispersione scolastica: la Sicilia ha un tasso del 24,3%, ben al di sopra della media nazionale del 14,7%. Adesso bisogna cambiare rotta. E lo facciamo in maniera strutturale”. Si partirà da Palermo, proprio dall’Istituto Giovanni Falcone. Poi, si selezionerà una scuola pilota per provincia tenendo conto del tasso di dispersone scolastica e della percentuale di studenti in condizioni di svantaggio personali e familiari. “Dare più tempo scuola significa offrire maggiori occasioni di crescita. Più competenze, più conoscenze, più stimoli. Più strumenti per affrontare la vita di tutti i giorni e il futuro. Significa aiutare le famiglie e costruire condizioni di uguaglianza anche in territori svantaggiati. Finora non sono mancati alla Sicilia fondi e risorse per l’attivazione del tempo pieno e per politiche di contrasto alla dispersione scolastica. Eppure evidentemente non sono stati impiegati in maniera adeguata. Adesso c’è una regia precisa e strategica: MIUR e Regione Siciliana lavoreranno insieme per evitare uno sperpero di risorse e per garantire un futuro di opportunità e crescita a ogni studente”.
Maria Falcone: “Lotta alla dispersione scolastica fondamentale per la legalità”
Sulla nuova collaborazione e sul progetto sperimentale interviene in un comunicato anche la professoressa Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone e sorella del giudice ucciso. “La lotta contro la dispersione scolastica e l’emarginazione sociale dei nostri bambini e dei nostri ragazzi non è sacrosanta solo perché cerca di porre rimedio a insopportabili ingiustizie sociali, ma è fondamentale anche per l’affermazione della legalità. La mafia prospera più facilmente dove c’è ignoranza e degrado: è lì che arruola giovani cresciuti senza valori e senza prospettive”. Frase assolutamente condivisibile. Purtroppo, la criminalità organizzata tende a insinuarsi nei contesti dove la fragilità, sociale e culturale, fa da protagonista. L’iniziativa del MIUR allora – se attuata in sinergia non solo fra le istituzioni ma anche con le famiglie – potrebbe segnare una svolta in termini di una maggiore consapevolezza verso una società sempre più libera. “È un onore per me – prosegue la Falcone – che il ministro Marco Bussetti e il presidente Nello Musumeci abbiano voluto inaugurare le iniziative che il MIUR e la Regione Siciliana intraprenderanno da quest’anno con questo importante obiettivo nella scuola intestata a mio fratello, Giovanni Falcone. Contrastare la dispersione scolastica e l’emarginazione sociale è un impegno non solo a favore di quei giovani che, senza colpa, si trovano svantaggiati fin dalla più tenera età, ma è un investimento per tutta la società. Spero con tutto il cuore che l’iniziativa abbia successo e che si possa presto passare dalla sperimentazione a un intervento strutturale che coinvolga tutte le scuole”.