A Palazzo Marino la presentazione della terza edizione di #STEMinthecity la manifestazione che riempirà la città di eventi dedicati a scienza e tecnologia. E’ aperta la call per presentare il proprio progetto
Non esistono mestieri da donna e mestieri da uomo. Ogni ragazza deve avere l’opportunità di scegliere la propria strada senza pregiudizi e stereotipi culturali e in ogni caso non potrà fare a meno di acquisire competenze digitali. A partire da questo concetto e dalla volontà del Comune di Milano di promuovere la formazione delle discipline tecnico scientifiche nelle nuove generazioni nasce la terza edizione di #STEMintheCity. L’obiettivo è ambizioso: incrementare il numero di presenze e di eventi dell’anno scorso e coinvolgere scuole, enti privati, aziende e istituzioni con un focus preciso: superare il gender gap stimolando le ragazze a scegliere percorsi formativi scientifici o comunque sviluppare sensibilità verso digitale.
#STEMintheCity è un’iniziativa promossa dal Comune di Milano in collaborazione con importanti realtà del settore pubblico e privato e il sostegno delle Nazioni Unite. Da oggi fino al 18 marzo è possibile proporre il proprio evento sul sito www.steminthecity.eu
La manifestazione non si limita a un solo giorno ma si articolerà lungo tutto il mese di aprile che, anche a livello internazionale è riconosciuto come mese delle STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) – e culminerà nella “Maratona delle STEM” in programma il 6, 7 e 8 maggio con la regia del Comune di Milano.
Come ha sottolineato l’assessore Roberta Cocco durante la presentazione della manifestazione a Palazzo Marino, il tema di quest’anno sarà “Arte e Scienza”, in onore delle celebrazioni di Leonardo Da Vinci a testimonianza del legame tra umanesimo e tecnologia che ha contraddistinto la genialità di Leonardo, artista che ha fatto di Milano la città simbolo dell’innovazione.
“Per il terzo anno consecutivo, #STEMintheCity torna a porre l’accento sulla necessità di sensibilizzare i giovani verso lo sviluppo di competenze adeguate per vivere da protagonisti il nuovo ‘umanesimo digitale’ che caratterizza la nostra società e prepararsi al proprio futuro professionale, liberi da preconcetti culturali o di genere” ha dichiarato Roberta Cocco, assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici. “Le stime europee parlano di oltre 8 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2025 in ambito STEM ed è recente l’allarme dell’Onu secondo cui meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo è donna. Non possiamo ignorare questi dati e, insieme ai partner che contribuiranno alla nuova edizione, vogliamo offrire a ragazze e ragazzi l’opportunità di compiere scelte consapevoli nei loro percorsi di studio e, poi, di carriera”.
“Le materie STEM sono molto importanti a partire già dalla prima infanzia, poiché conoscerle fin da piccoli può influenzare le scelte future – commenta l’assessore all’Educazione Laura Galimberti – e far crescere bambine e bambini, ragazze e ragazzi più attenti e informati. Diffondere cultura scientifica, oggi più che mai, è fondamentale: è con la scienza che si ristabilisce la verità e che si combattono le fake news, una delle principali debolezze del nostro tempo. La scienza è impegno, costanza, amore per la verità e l’esempio di tanti uomini e donne che hanno scelto percorsi scientifici può essere portato a testimonianza per rinforzare il valore di queste materie e aiutare i più piccoli a compiere scelte più consapevoli”.
Nel 2018 oltre 50 partner del settore pubblico e privato hanno chiamato a raccolta un pubblico di oltre settemila partecipanti tra giovani, famiglie e insegnanti, nel corso di più di 100 incontri. Oltre 90 le scuole del sistema educativo della Città metropolitana coinvolte e quasi un migliaio gli studenti universitari che hanno preso parte agli eventi.
Anche per il prossimo appuntamento con #STEMintheCity, enti pubblici e privati, imprese, fondazioni, associazioni, scuole e università sono invitati a proporre e organizzare dibattiti, seminari, corsi di formazione, installazioni e spettacoli che possano continuare ad alimentare il confronto. Le candidature dovranno pervenire entro il 18 marzo attraverso il portale www.steminthecity.eu
Gli eventi
I primi eventi della terza edizione sono stati annunciati questa mattina, insieme a partner di organizzazioni pubbliche e private: grande apertura lunedì 6 maggio al Teatro alla Scala dedicata al rapporto indissolubile tra Arte e Scienza. Martedì 7 maggio e mercoledì 8 maggio spazio alla formazione per tutta la giornata sui temi dell’intelligenza artificiale, la robotica, la comunicazione social, la sicurezza informatica e il coding. Una giornata sarà dedicata alle studentesse universitarie e neolaureate che avranno a disposizione alcune sessioni di attività formativa, per scoprire e sviluppare il proprio talento e comprendere le possibilità offerte dal mondo del lavoro. Mercoledì 8 maggio l’auditorium LaVerdi ospiterà lo spettacolo “Donne come noi”, di Giulia Minoli e Emanuela Giordano tratto dall’omonimo libro edito da Sperling&Kupfer, scritto da Donna Moderna e dedicato a 100 storie di italiane che hanno raggiunto traguardi importanti. Lo spettacolo racconta storie di donne italiane contemporanee che con tenacia, competenza e coraggio hanno realizzato le loro ambizioni professionali.
Easy jet per le donne e la presentazione della ricerca sulle DiDIYer
Durante la presentazione Lorenzo Lagorio Country Manager di Easy Jet ha raccontato quello che sta facendo la compagnia per le donne. “Abbiamo lanciato una campagna per portare le giovani ad avvicinarsi al mestiere di pilota che tradizionalmente è considerato maschile. In due anni siamo riusciti a raddoppiare il numero di donne, ora si tratta di fare un salto ancora superiore”.
La presentazione è stata anche l’occasione per illustrare al pubblico i risultati della ricerca inedita condotta dalla docente Carolina Guerini, associata di Economia e Impresa all’Università Liuc che, insieme a un team di ricercatori della stessa università ha esaminato il rapporto tra le donne e le tecnologie digitali. Il campione analizzato: 591 lavoratrici, in parte dipendenti del Comune di Milano, in parte dell’università Liuc e il restante appartenente alle imprese associate a Valore D.
Dal titolo “Donne e tecnologie digitali: il caso delle DiDIYer” – dove per DiDIYer s’intendono le persone in grado di sviluppare personalmente prodotti e servizi digitali e di dare così vita a un’innovazione tecnologica – la ricerca analizza un campione con un’età media di 49 anni, per il 63 per cento di provenienza lombarda e abituata a lavorare in team (78 per cento).
L’obiettivo della ricerca è identificare e fotografare la presenza di DiDIYer all’interno del campione: i risultati dimostrano la presenza di 38 innovatrici (28 nel settore pubblico), di cui 32 identificabili come vere e proprie maker. Le DiDIYer hanno piena consapevolezza di essere esperte digitali e usano la tecnologia per passione e piacere, con l’intento di innovare e affrontare sfide personali e professionali. A spingerle è soprattutto la motivazione personale, la vera forza trainante nello sviluppo delle competenze digitali.
I risultati dimostrano quindi l’importanza del fenomeno del “fai da te digitale” nelle organizzazioni milanesi e l’inclusione a pieno titolo delle donne nella società digitale.