Tecnologia, scuola, innovazione e nuove possibilità in campo lavorativo: tra conference e workshop ecco di cosa si è discusso all’Aquila
La giornata dell’Edu Day 2017, che si è tenuta all’Aquila lo scorso 5 maggio, è stata un’occasione non solo di riflessione, ma anche di approfondimento sui principali temi che riguardano la scuola del futuro.
L’evento targato Microsoft e realizzato con la fondamentale partecipazione del Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha visto una giornata ricca di incontri, workshop sulla didattica e progetti sviluppati da studenti in collaborazione e con il supporto diretto del colosso digitale di Redmond. Qui di seguito alcuni degli interventi più interessanti sugli argomenti affrontati.
La tecnologia entra in classe
“La tecnologia è il più grande strumento che abbiamo a nostra disposizione per realizzare idee e soluzioni di nuova generazione”, è stato il pensiero con cui ha esordito Anthony Salcito, Vice President Worldwide Education Microsoft. “In particolare quest’edizione dell’Edu Day 2017 mi ha colpito per la maggiore partecipazione da parte degli studenti e l’approccio più coraggioso al cambiamento degli insegnanti che, con la tecnologia in classe, hanno ora la concreta possibilità di rivoluzionare il mondo della didattica”.
La strada del futuro è già stata tracciata: allievi più consapevoli e liberi di seguire le proprie aspirazioni facendo correre la fantasia. “Tocca a noi scardinare i vecchi modelli didattici basati sull’accumulo di nozioni e invertire l’approccio allo studio prediligendo spirito critico e creativo”, dice il giornalista Massimo Cerofolini. Ma la novità sono anche le materie STEM (Science, Technology, Engineering, Math) che “se insegnate correttamente, con l’utilizzo della nuova strumentazione tecnologica possono essere un perno attorno a cui far girare tutto il percorso educativo”.
Confronto con il mondo del lavoro
L’obiettivo è anche quello di confrontarsi alla pari con un mondo del lavoro in continuo cambiamento. “Tecnologia significa cambiare il modo di relazionarsi e insegnare ai ragazzi dando loro la possibilità di esprimere e proporre le proprie idee per avere la possibilità di inventarsi un futuro”, spiega Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia.
Un concetto rilanciato anche da Damien Lanfrey, Chief Innovation Officer del Miur.”All’inizio la tecnologia fa paura, soprattutto ai docenti. Ma in realtà le cose sono più semplici di come sembrano e spingono gli studenti, prima di tutto, a ragionare con la propria testa, fattore importante per il mondo del lavoro del domani”.
Skype for the classroom al Edu Day 2017
La nuova frontiera della didattica in Microsoft si chiama Skype for the classroom. Un’ opportunità che, secondo Francesco Del Sole, responsabile del settore Edu di Microsoft Italia, “mette in connessione la classe con i luoghi del sapere di tutto il mondo”. Il concetto è “un apprendimento diverso attraverso il contatto diretto”. La lezione si sviluppa altrove, non esistono più barriere o distanze, l’insegnamento è senza tempo e senza confini.