L’Università Bocconi di Milano ha lanciato la Bachelor of Science in Economics, Management and Computer Science (Bemacs), corso di laurea in inglese per i manager del futuro
Saper analizzare e contestualizzare dati economici per estrarne informazioni in tempo reale, e riuscire a diffondere quelle informazioni sui social media. Sono le competenze che il mondo del lavoro oggi richiede, e il trend è stato fiutato dall’Università Bocconi che lancerà nel 2016 il Bemacs, Bachelor of Science in Economics, Management and Computer Science, un corso di laurea triennale, completamente in inglese, e riservato a pochi studenti particolarmente dotati. Il Bemacs, combina l’insegnamento di economia e management con l’informatica, il coding e i big data. L’obiettivo è formare economisti e manager in grado di destreggiarsi tra dati e interazioni social. Il nuovo corso di laurea è stato annunciato dal Rettore dell’Università Bocconi, Andrea Sironi, nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2015-2016, e sarà riservato, per il primo anno, a 80 studenti.
“Si tratta di un programma internazionale rivolto a studenti interessati ad approfondire le dinamiche che guidano l’innovazione, in particolare quelle relative alla digital economy e ai social media, con i loro impatti rivoluzionari per l’economia e la società tutta”, ha affermato Sironi. Sempre più posti di lavoro nasceranno nel settore della digital economy: secondo la Commissione europea, saranno circa 825 mila quelli disponibili da qui al 2020.
Il Bemacs, infatti, è stato strutturato come un corso triennale perché la forte domanda di mercato prevista permetterà agli studenti di trovare occupazione già dopo il Bachelor, nei dipartimenti aziendali che supportano la pianificazione strategica, oppure in istituti di ricerca, in società di consulenza e in società finanziarie. Chi deciderà di proseguire gli studi lo potrà fare sia alla Bocconi, sia in altre università internazionali.
“Le imprese e le istituzioni che sapranno sfruttare appieno il potenziale dei dati e dell’informatica”, spiega il direttore del programma, Emanuele Borgonovo, “si garantiranno un vantaggio competitivo. Stiamo avvertendo una crescente domanda di figure professionali capaci di interpretare i dati attraverso le lenti dei modelli economici. Figure professionali dotate, cioè, di una formazione economica, quantitativa e informatica che li prepari a muoversi a vari livelli per vincere le sfide della data-driven economy”.