Al via il Cisco Digital Trasformation Lab, uno spazio che forma studenti e aziende su Internet delle Cose, blockchain e sicurezza informatica
«In futuro si parlerà sempre meno di tecnologia e sempre più di persone», spiega a Startupitalia!, Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia.
L’occasione per parlare di formazione degli studenti e di come avvicinare le aziende alla trasformazione digitale, è l’inaugurazione da parte dell’azienda americana del Cisco Digital Transformation Lab, uno spazio per favorire lo sviluppo di idee innovative che nasce presso l’Università Federico II di Napoli, nella sede di San Giovanni a Teduccio.
Cos’è il Cisco Digital Transformation Lab
Il lab ha due obiettivi principali: aiutare gli studenti a sviluppare nuove competenze digitali, attraverso percorsi formativi ad hoc, e dall’altro aiutare le aziende ad abbracciare la trasformazione digitale:
«Gli studenti potranno usufruire di percorsi di studio innovativi, quelli che sperimentiamo in tutte le Cisco Academy presenti nel mondo. Al termine del percorso avranno sia competenze sul lato software che infrastrutturale. Potranno poi interagire con le altre persone della Academy in Italia come a Tokyo», spiega Santoni.
L’amministratore delegato ci parla anche delle opportunità per le imprese. «Il lab è uno spazio aperto che ha tra i suoi fondamenti il concetto di riqualificazione delle competenze.Lo apriremo alle aziende che vogliono sperimentare le nuove tecnologie e integrarle all’interno del loro business. Penso a tutto quello che potrebbe nascere, per esempio, dall’introduzione della blockchain all’interno della filiera agroalimentare».
Si parte con un bootcamp
Le attività nello spazio inizieranno a pieno regime a partire da gennaio. Il 2019 vedrà l’inaugurazione del primo percorso formativo che prende il nome di Digital Ready Networking Bootcamp: «Gli argomenti di studio saranno, tra gli altri, Internet delle Cose, cybersecurity e programmabilità delle infrastrutture di Rete», spiega Giorgio Ventre.
Il direttore del DIETI e delegato del Rettore della Federico II per la iOS Academy, ci racconta come funzionerà l’accesso al bootcamp: «Ci sarà un bando a cui potranno partecipare gli studenti che abbiano conseguito la laurea di primo livello (o titolo equipollente) in Italia o all’estero in una delle seguenti classi di laurea: Ingegneria dell’Informazione o Scienze Tecnologiche».
Il corso ha una durata di sei mesi, durante i quali gli studenti vivranno una prima fase di formazione in aula e una seconda fase in cui si impegneranno a sviluppare nuove soluzioni digitali con il coinvolgimento delle aziende del territorio.
Ventre ci svela che sono in preparazione anche bandi per l’accesso delle aziende a percorsi formativi.
I contenuti formativi
Il percorso combina i temi dei corsi della Cisco Networking Academy (qui tutti gli argomenti, qui tutti i corsi) e le piattaforme Cisco DevNet che offrono una vasta gamma di strumenti agli sviluppatori.
I percorsi saranno poi arricchiti con il contributo didattico e di ricerca del dipartimento di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione e del Centro di Servizi Metrologici Avanzati (CeSMA) dell’Università Federico II.
Presente all’evento di inaugurazione, Susie Wee, vicepresidente e CTO di DevNet Innovation di Cisco. Nel suo intervento ha spiegato quali sono i fondamenti di uno “smart country”: «Connettività per tutti, servizi garantiti e capacità di mettere insieme le intelligenze del Paese».