Eugenio, 14 anni, vittima del bullismo quando ne aveva 9. Ha deciso di combattere le prepotenze dei suoi coetanei e farsi portavoce attraverso YouTube di chi ancora oggi subisce le stesse violenze
“Ciao, siamo Gé e Culo, uno di noi subisce bullismo tutt’oggi. Questi video sono la nostra risposta ai bulli e alle vittime! Siccome in tanti non hanno l’account Google per iscriversi al nostro canale YouTube, abbiamo pensato di aprire anche una pagina Facebook. Lo sappiamo, all’apparenza sono solo video demenziali e pieni di parolacce, ma solo così riusciamo ad attirare l’attenzione dei bulli. Durano sempre meno di tre minuti, a volte solo una manciata di secondi, ma lasciano un sorriso sul vostro viso, e una frase su cui riflettere. Aiutateci a farli girare, solo così arriveranno a destinazione. Grazie di cuore”.
A scrivere queste poche righe sulla loro pagina Facebook, è Eugenio, in arte Gé, 14 anni. Da quando aveva nove anni è vittima dei bulli. Alla scuola elementare lo prendevano in giro perché non giocava a pallone. Alle medie ha sopportato fino al giorno in cui ha deciso di non voler più andare a scuola. Stessa musica alle superiori dove i compagni lo hanno bollato, etichettato. Una continua battaglia che ha coinvolto anche la mamma, Marusca Cuccagna. Anziché continuare a disperarsi Eugenio ha trovato la forza di reagire attraverso l’ironia e il Web. Ha unito questi due “ingredienti” e ha dato vita ad una serie di video in YouTube contro il bullismo: con quei minuti di immagini registrate si rivolge a loro, ai bulli. Si è dato in un nome in arte, Gé e un suo amico, sotto una maschera, si è chiamato Culo.
Il resto lo fa la mamma, regista e autore con il figlio dei testi. Bastano i titoli per comprendere la battaglia in rete di Gé: “Voglio essere gay ma non ce la faccio”; “Bulli no grazie”; “Lascia stare mia madre”; “Eroe o codardo”. Nel giro di poco Gé è diventato un “youtuber”. Di lui hanno iniziato a parlarne i media locali e nazionali. E’ diventato un fenomeno virale, il paladino dei ragazzi gay contro i bulli.
Sulla pagina Facebook di Gé e Culo, Eugenio ha iniziato un dialogo provocatorio: “Tu che sei un genitore, se non denunci i bulli….Che messaggio arriva a noi ragazzi? Che in fondo tutto è lecito. Che non è vero che a ogni comportamento corrisponde una conseguenza. Che alla fine chi vince è il più forte, il più furbo, chi urla di più. Questa è la tavola che state imbandendo per i noi, e noi siamo il futuro!”. Un passaggio sul “Corriere della Sera” ha poi convinto Eugenio e la mamma che sono sulla giusta strada: “Grazie agli articoli scritti sul quotidiano “Il Cittadino” e sul “Corriere della Sera”, abbiamo avuto più di 115 nuovi like”.
Vogliamo pensare che non sia solo l’onda del momento, ma che i nostri nuovi amici credano al nostro progetto e ci sostengano nella lotta contro il bullismo. Ribadiamo a tutti i nuovi, che i video verranno pubblicati con una cadenza regolare, uno a settimana, il mercoledì. Questi sono più che altro atti a rafforzare l’autostima nelle vittime, per questo ne è importante la condivisione. Grazie a tutti per la fiducia che avete riposto in noi, ce la metteremo tutta nel cercare di non deludervi. Testa alta sempre! Bullismo tolleranza zero!”.