Un progetto della Camera di Commercio di Foggia offre a giovani under 25 percorsi di orientamento per l’imprenditorialità innovativa
La Camera di Commercio di Foggia ha ideato e attivato un percorso di orientamento all’autoimprenditorialità dedicata e indirizzata ai ragazzi dai 16 ai 25 anni che vogliano sperimentare un percorso professionale alternativo alle opportunità classiche, e mettersi alla prova con una propria idea cogliendo un’opportunità concreta per realizzarla. Il percorso si chiama “Emulazioni di Impresa” e si propone di stimolare nei ragazzi una mentalità imprenditoriale, e di favorire una maggiore consapevolezza nelle scelte legate alla futura professione. Il progetto si suddivide in tre fasi e la prima fase, “Cantieri di impresa”, si è appena conclusa. E’ stato un percorso di orientamento in cui i ragazzi sono venuti a contatto con le testimonianze di chi ce l’ha fatta e ha avuto coraggio. Protagonisti, in un ciclo di 3 incontri, imprenditori e professionisti di successo in ambito locale e nazionale, che hanno accompagnato i ragazzi in un percorso di acquisizione di valori e attitudini imprenditoriali. Proviamo a raccontare questo percorso, passando in rassegna i nostri ospiti e il messaggio veicolato dalle loro testimonianze.
1. Il creativo interdisciplinare
Felice Limosani – foggiano, innovatore della comunicazione artistica e massimo esponente della comunicazione non convenzionale – ha aperto il ciclo di incontri di Emulazioni di impresa, con un intervento dal titolo: “Storytelling contemporaneo e comunicazione non convenzionale”. Felice Limosani è creativo interdisciplinare. Dj e producer negli anni ’80-’90. Nel 2000 ha fondato la startup Skybar wireless livestyle support, creando per Nokia le prima app di intrattenimento per la telefonia mobile. Membro del board della Fondazione di Venezia per il polo culturale M9, ha curato per la Triennale di Milano la mostra “Pianeta EXPO 2015 Conoscere, gustare, divertirsi”. Ha creato installazioni site specific esposte al Louvre Parigi, Palazzo Strozzi Firenze, Padiglione Mies Van der Rohe Barcellona,White Chapel Londra, Sketch Gallery Londra, UNESCO. Le sue opere combinano metafora artistica, design thinking e storytelling, sfumando i confini tra linguaggi artistici e espressione creativa. Un incontro, il suo, emozionante e coinvolgente,vicino al linguaggio dei giovani studenti. Un approccio non convenzionale al mondo del lavoro ma condito di tenacia, competenza acquisita sul campo, risolutezza, innovazione. Un viaggio attraverso l’espressione artistica e la creatività di un uomo appassionato che ha fatto del racconto e delle immagini, la sua ragione di vita e di professione.
2. La pianista e la regista
Il secondo appuntamento è proseguito con altre testimonianze non convenzionali, nei settori della musica e del teatro. Il filo rosso che lega queste arti alle dinamiche dell’impresa, è stato affidato a due autorevoli esponenti che hanno condotto in tandem l’appuntamento dal titolo: Corpo e Mente. la palestra dell’impresa, Gianna Fratta ed Emanuela Giordano. La prima, direttrice d’orchestra e pianista italiana, prima donna a dirigere parecchie orchestre di importanza internazionale, impegnata tutt’oggi attivamente con l’Ensemble Umberto Giordano, ed Emanuela Giordano, direttrice della “Casa dei Teatri” di Roma, con alle spalle una lunghissima carriera teatrale, come regista, drammaturga e attrice, autrice per la radio e per la tv.
3. Tre startup nel food
Ha concluso la fase il terzo appuntamento, che ha ospitato tre giovani startup innovative e un’azienda consolidata brianzola, Minadesign di Mina Pirovano, e che ha condotto i ragazzi nel mondo delle opportunità con 3 parole chiave: territorio, innovazione e start up. Foodscovery di Mario Sorbo e Fabio Di Gioia, CucinaMancina di Lorenza D’Adduzio e Flavia Giordano, Vazapp’ di Giuseppe Savino, una trilogia pugliese del food innovativo, social e inclusivo.
Foodscovery è un portale che si propone come ambasciatore della cultura, della scoperta, dell’autenticità e del territorio, che scopre e valorizza specialità enogastronomiche uniche, rigorosamente selezionate secondo alti standard qualitativi, permettendo a chiunque di conoscere la storia che portano con sé grazie a un efficiente servizio di consegna a domicilio, in Italia e all’estero direttamente dai più noti laboratori artigianali. I due ideatori, Mario e Fabio sono partiti da un bisogno personale per realizzare il sogno di poter portare i cannoli siciliani, la sfogliatella di Attanasio, la Passionata di Troia, e mille altre prelibatezze della tradizione culinaria locale e regionale nelle nostre case, per una festa, un evento, o anche solo per riassaporare il gusto di un ricordo legato ad luogo rimasto nel cuore.
CucinaMancina è la prima food community dedicata a chi mangia differente, per scelta o per necessità, dove cercare e proporre ricette, informazioni e tutti i luoghi dedicati ai diversi stili alimentari. Il portale aggrega foodlovers, foodmakers come blogger, fotografi e chef, e aziende, ristoranti e negozi attenti alle diversità alimentari. Ed è in corso di sviluppo il “mercato mancino”, che offrirà a negozi e aziende la possibilità di noleggiare “vetrine parlanti” dedicate ai propri prodotti mancini, testati e raccontati da chef e blogger della community all’interno delle proprie ricette e acquistabili sulla piattaforma online in direct selling o in formula abbonamento. Flavia Giordano e Lorenza D’Adduzio sono due giovani menti pugliesi curiose e social addicted che hanno prestato attenzione a 32 milioni di voci nel mondo che mangiano differentemente ma che erano fuori dal “food” che conta, dando così vita ad un Manifesto di scelta consapevole e gastronomia inclusiva.
Va’ Zapp’ è la prima Hub rurale in Puglia, la seconda in Italia, nata dall’intuizione di un giovane agricoltore foggiano, Giuseppe Savino, e di un saggio e ispirato sacerdote di 93 anni, Don Michele De Paolis, scomparso recentemente. Va’Zapp’ è un contenitore di idee innovative da implementare in agricoltura. Giuseppe Savino mette a disposizione di giovani agricoltori che vogliano sperimentare l’innovazione agricola, orti e scrivanie per lavorare, in coworking, la terra per la terra, alla ricerca della “bellezza” delle proprie radici, fonte di un possibile e innovativo futuro lavorativo per chi sceglie di “restare”.
I cantieri di impresa diventano laboratori di idee e così ci incamminiamo verso la seconda fase, il percorso formativo specialistico, finalizzato a trasferire metodo e competenze per la creazione di impresa, che si avvarrà della competenza di esperti. Il progetto terminerà poi con la sua terza fase, Officina StartUp, caratterizzata dalla produzione di un business plan finale, e dalla guida di un mentore che assisterà i più meritevoli nel percorso di sviluppo, formalizzazione e avvio della startup. Ma di questo vi racconteremo poi. Il nostro viaggio continua e proveremo a raccontarvelo passando in rassegna i giovani imprenditori del domani.